Memoria
della presenza dei teutonici in Mesagne può
considerarsi la chiesa di San Leonardo Abate il
cui culto fu dai cavalieri introdotto nelle nostre
contrade. Rilevò mons. Angelo Catarozzolo:
"Dall'analisi della pianta dell'antico insediamento
urbano, tuttavia, e dall'osservazione della muratura
del transetto, che circonda l'altare maggiore,
emersa durante i recenti restauri [1983-88], si
rafforza l'ipotesi della coincidenza tra l'attuale
luogo di culto e l'antica cappella, la quale -
come tutte le chiese medievali - dovette avere
l'ingresso orientato a ovest (sull'attuale vico
Mauro Leopardi dove ancora oggi permane l'ingresso
alla sacrestia) e l'abside collocata ad est secondo
la norma comune a tutte le chiese antiche. Ulteriore
conferma viene, poi, dalla struttura laterale
dell'attuale presbiterio, che conserva, ai due
lati, le basse arcate della primitiva cappella,
strutturalmente assai diverse dal resto dell'aula".
Le relazioni di Santa Visita informano sul progressivo
degrado dell'edificio; il 16 gennaio 1639 la chiesa
è trovata in pessime condizioni e viene
intimati al cappellano di provvedere agli accomodi
necessari entro un mese. L'intimazione non sortì
effetto se è vero che il 30 novembre 1640
la situazione appariva peggiorata tanto da richiedere
urgentissimi lavori di manutenzione sulle coperture.
Si scelse, nella circostanza, di procedere al
suo ampliamento e alla costruzione di una copertura
in canniccio. La radicalità dell'intervento
è attestata da Antonio Mavaro:
"Apparisce
da una conclusione fatta in Parlamento tenuto
da questa Università nell'anno 1661 che
fosse stata in quel tempo riedificata nel luogo
dove esisteva la vecchia cappella".
Nel corso del XVIII secolo la chiesa fu coperta
con volta in muratura; nel successivo vi venne
trasferito l'affresco, con rappresentazione del
Crocefisso, che era nelle carceri demolite il
1834.
In San Leonardo fu attiva, almeno dal 1709, una
confraternita con lo stesso titolo composta da
artigiani. Riferisce Leonardo Antonio Moranza:
"Fanno la festa à 6 novembre co' messa
cantata, panegirico, sparo di mortaretti, solenne
processione co' la statua del santo, et passando
per carceri, scarcerano tanti carcerati sì
dal criminale, quanto dal civile, per essi fratelli
hanno satisfatto le querele, e i debiti e creando
gli ufficiali sono ancora due Procuratori de'
carcerati, quali hanno pensiero di procacciare
il vitto alli medesimi".
La confraternita, munita di regio assenso il 1791,
ottenne nel 1848 l'uso della chiesa dell'Annunziata
ove tuttora opera. In San Leonardo subentrò
la confraternita del Santissimo Sacramento che
vi avrebbe operato sino al 1958 allorché
si sarebbe trasferita in Sant'Anna.
Dal 1989 si è ripresa la tradizione di
far partire da San Leonardo la processione di
Gesù Bambino nella festa dell'Epifania
ripristinando l'antica consuetudine delle celebrazioni
natalizie che qui si svolgevano con modalità
riconducibili a preesistenze e persistenze di
rito greco.
Il patrimonio artistico si compendia nell'olio
su tela raffigurante L'Eterno e l'Addolorata,
San Giovanni e la Maddalena ai piedi della Croce
contestualizzabile all'interno della produzione
pittorica locale del tardo seicento. Il dipinto,
centinato, è con ampia apertura di un riquadro
centrale che incornicia una pittura parietale
avente a soggetto il Cristo sulla Croce.
Foto:
in alto a destra - l'Interno della chiesa
in alto a sinistra - Bottega pugliese del XVII
secolo. LEterno e lAddolorata, San
Giovanni e la Maddalena ai piedi della Croce
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