Monumenti - MONUMENTO A
VIRGILIO di Floriano BODINI
Il Monumento
a Virgilio è la scultura marmorea presente
nei giardinetti di piazza Vittorio Emanuele II, è
una importante opera d’arte realizzata da Floriano
Bodini (8/1/1933 - 2/7/2005), uno dei massimi
esponenti dell’arte contemporanea italiana nel
secondo Novecento.
L'opera fu commissionato nel 1981 per celebrare il bimillenario
della morte del poeta latino, e fu inaugurata il 27
marzo del 1986, per poi essere collocata (1988) nell'attuale
posizione. E’ una rappresentazione artistica complessa
e significativa che meriterebbe un risalto ben maggiore
di quello accordatogli e soprattutto più rispetto
e considerazione da parte di cittadini e amministratori.
Floriano Bodini. Monumento a
Virgilio (Brindisi, piazza Vittorio Emanuele II)
A sx il monumento nel 2000, a dx il monumento nel 2017
in parte ricoperto da licheni
Publio
Virgilio Marone (a sx
un mosaico con la rappresentazione del poeta risalente
al III secolo d.C.), nasceva a Mantova nel 70
avanti Cristo e moriva a Brindisi il 21 settembre del
19 a.C. nella sua casa nei pressi delle Colonne del
porto (foto). Il grande
poeta era da poco rientrato, già sofferente,
da un viaggio in Grecia utile a completare la sua ultima
opera, l’Eneide, dove nel descrivere il porto
di approdo di Enea (libro I), prese come riferimento
quello brindisino per la sua forma di cervo e la sicurezza
che offriva alle navi che qui vi attraccavano.
Un legame con la nostra città che si è
voluto tramandare attraverso la realizzazione di un
gruppo scultoreo affidato a Floriano Bodini, una “figura
nota e presente nei migliori scenari internazionali,
che ha rappresentato la grande tradizione della scultura
del nostro Paese” (M. Guastella) [1].
L’artista
(foto a dx) ha scolpito
il monumento utilizzando il marmo bianco statuario di
Carrara presso il rinomato laboratorio Nicoli
della città toscana, seguendo l’idea di
rappresentare i principali simboli dell’allegoria
virgiliana: in esso sono raffigurati i contrasti tra
il bene (la pace) e il male (la guerra), ovvero i significati
epici declamati dal grande poeta. La Nike, personaggio
mitologico meglio conosciuto con l'appellativo di Vittoria
Alata, è sull’apice di una colonna lungo
la quale scende un sudario, è priva di braccia
“come fosse un reperto archeologico –
spiega lo scrittore Pietro Magno - ci fa comprendere
che qualsiasi vittoria non può prescindere da
rinunce dolorose e da perdite traumatiche”
[2].
Intorno alla base della colonna sono riprodotti un elmo,
a rappresentare il sacrificio dell’uomo in situazioni
drammatiche come la guerra, insieme ad altri simboli
che offrono un aspetto più confortante dell’esistenza:
un cavallo, animale più volte declamato nei versi
virgiliani de “le Georgiche”, un cane, simbolo
di fedeltà e di sicurezza, le pecore “uno
dei motivi più caratteristici e sublimi dell’arte
del Mantovano” [2]
e il ramo di ulivo a rappresentare “quasi
la sintesi delle attese e delle speranze di un’umanità
che vuol solo vivere tranquilla” [2].
Sempre secondo l’opinione di Pietro Magno solo
Floriano Bodini poteva avvicinarsi a un poeta così
profondo e sfumato come Virgilio, interpretandolo con
doverosa sensibilità classica. Infatti la scelta
del marmo bianco per la realizzazione dell’opera
fu definita dall’artista “materia carica
delle suggestioni della più grande tradizione
classica da Fidia a Moore” [3].
Floriano Bodini. Monumento a
Virgilio. Particolare della Nike o Vittoria Alata (2018)
Floriano Bodini. Monumento a
Virgilio. Particolare del gruppo scultoreo
Floriano Bodini. Monumento a
Virgilio. Particolare del cavallo e del cane
Floriano Bodini. Monumento a
Virgilio. Particolare delle pecore
Anche la collocazione
del monumento, di fronte al porto a guardare il mare
verso l’oriente di Enea, ne accresce il suo aspetto
simbolico. In realtà il luogo più idoneo,
quello immaginato e sperato dallo scultore, era poco
più in là sul lungomare, ovvero nella
piazzetta Engelberto Dionisi, nei pressi della casa
dove Virgilio aveva trascorso le sue ultime ore di vita.
Dopo la necessaria
pulizia dai licheni effettuata nel 2018, sarebbe auspicabile
la presenza di un apposito pannello esplicativo, oggi
assente, porterebbe ad una migliore conoscenza e valorizzazione
del gruppo scultoreo, una sensibilizzazione che magari
eviterebbe quella cattiva consuetudine di arrampicarsi
e cavalcare le figure simboliche, che abitualmente si
vede fare da alcuni ragazzini sotto l’occhio compiaciuto
dei genitori, rischiando di danneggiare la scultura.
- Massimo Guastella. Floriano
Bodini in Brundisium.net del 4/7/2005
- Pietro Magno. Brindisi e
la Puglia nella vita di Virgilio, in Il monumento
a Virgilio di Floriano Bodini a Brindisi. 1988
- Intervista a Floriano Bodini
in Aleph n.7, 1986
-
Maria Pia
Pettinau Vescina. L'omaggio di Brindisi a Virgilio:
il monumento di Floriano Bodini in Aleph.
n. 6, 1985
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