La Provincia di Brindisi - MESAGNE
Parco
Archeologico di MURO TENENTE
Masseria Muro e Masseria Tenente, sono i due toponimi che danno il nome
ad un insediamento fortificato di cultura
messapica sita in agro di Mesagne ma a soli 3 km dal centro abitato di
Latiano, in provincia di Brindisi. Le sue mura
monumentali recingono un’area di circa cinquanta ettari,
all’interno della quale negli ultimi decenni sono state eseguite
diverse campagne di scavi sistematici che hanno portato alla luce una
grande varietà di strutture archeologiche ancora in posto e visibili.
La conoscenza scientifica di Muro Tenente
risale agli anni ‘60, quando le attività della Soprintendenza
Archeologica portarono alla scoperta di numerose sepolture, strade e
fondazioni di vari nuclei abitativi generalmente databili fra il IV ed
il III secolo a. C.
A partire dal 1992, un'equipe
di archeologi della Libera Università di Amsterdam guidata dal Prof. Jean
Gert Burgers sottoponeva la zona ad una ricognizione
archeologica di superficie molto intensiva che ha permesso di definire
le trasformazioni dell’insediamento in un periodo compreso fra l’età
preistorica e l’età romana. Da questa indagine è emerso che la zona
interna alla fortificazione risultava abitata già nel neolitico, con
una presenza molto marcata durante l’età del ferro (X-VII secolo a.C.),
quando l’insediamento appare racchiuso da un piccolo circuito murario
interno (circa 9 ha). In età arcaica e classica, l’area abitata non
sembra estendersi oltre la superficie occupata nel periodo precedente.
Le testimonianze quantitativamente più consistenti appartengono ad età
ellenistica (IV-III sec. a.C.), quando viene eretta una seconda cinta
muraria a racchiudere un insediamento di circa 50 ha. Una delle
attrazioni più importanti di Muro Tenente è costituita proprio
dall’eccezionale stato di conservazione del circuito murario del sito.
Una delle zone scavate riguarda il settore centrale dell'area
fortificata, dove è stato intercettato il nucleo insediativo più antico
dal quale l’abitato si è progressivamente espanso. Un’altra zona
indagata tramite saggi stratigrafici si trova nella periferia
settentrionale del sito (a ridosso della cinta muraria), dove sono
stati rinvenuti i muri di fondazione di un ampio quartiere di
abitazioni organizzate intorno a strade ben definite,.
Con la conquista romana del Salento (267-266 a.C.), il luogo sembra
presentare ancora una certa vitalità, tuttavia, dopo la Seconda Guerra
Punica comincia a perdere i connotati di un insediamento urbano fino a
scomparire in età tardo-imperiale.
ph.
Giovanni Membola (2008)
In
passato il sito è stato identificato come l'’antica Scamnum,
località riportata dalla Tabula Peutingeriana (antica carta romana che
mostrava le vie militari dell'Impero nel IV d.C.) come ultima “Statio”
(ossia la stazione temporanea di permanenza usata per il cambio di
cavalli) prima di arrivare a Brindisi (Brundisium),
ma il sito non ha mai restituito documentazione attendibile in merito a
questo argomento.
Gli
archeologi stanno cercando di capire se dai proiettili in pietra per
catapulte e dalle punte di lance e di frecce rinvenute lungo le
fortificazioni si possa risalire ad uno degli eserciti che si ipotizza
abbiano ingaggiato la battaglia di Muro Tenente (le armate di Annibale
o l'esercito romano?). Durante il lungo assedio e la violenta battaglia
furono utilizzati anche delle grosse lastre tombali per rafforzare le
mura difensive, un vano tentativo considerato che l'abitato venne
conquistato e, forse, distrutto.
IL
COSTITUENDO PARCO ARCHEOLOGICO
Il progetto del Parco Archeologico di Muro Tenente
presentato dalla Città di Mesagne, è stato reso possibile grazie ad un
finanziamento previsto nel Progetto Integrato Settoriale n. 11-
Itinerario Turistico-Culturale "BAROCCO PUGLIESE - Area
Centro-Meridionale". L’intervento si pone come obbiettivo, la creazione
ex novo e la fruizione del Parco archeologico in località “Muro
tenente” all’interno dell’azione generale di sviluppo turistico –
culturale regionale, e l’inserimento del Parco di Mesagne all’interno
del sistema archeologico-museale del Grande Salento.
I lavori in progetto, già iniziati nel 2007, sono in fase di
completamento. Infatti, l’area precedentemente acquistata
dall’Amministrazione Comunale di Mesagne (circa 10 ha), è stata già
delimitata da una recinzione ed è raggiungibile attraverso una serie di
sentieri articolati in modo da rendere accessibili i punti di
interesse. Fra questi si segnala lo scavo archeologico posto al centro
del sito dove le strutture meglio riconoscibili appartengono ad una necropoli
(nel contesto di in un edificio di carattere civile) sono racchiuse
entro piccoli recinti interpretati come unità funerarie familiari.
Un altro dei punti di interesse raggiungibili attraverso la
sentieristica in fase di realizzazione, riguarda invece le
fortificazioni di età ellenistica, delle quali i resti in alcuni punti
raggiungono un’altezza di 4 metri. Difatti è possibile visitare un
saggio aperto dagli archeologi olandesi nel corso dello scorso anno. Ad
una fase successiva (fine III – inizi II a.C.) appartengono invece le
testimonianze di un assedio contestuale alla Seconda guerra Punica, che
per diversi anni vide la Puglia e, in particolare il Salento, teatro
delle guerre fra Romani e Cartaginesi.
L’arredo urbano del sito
archeologico, oltre alla sentieristica, vede la presenza di un
laboratorio polifunzionale e di una torretta panoramica (foto a lato) da cui è
possibile ammirare il sito nella sua interezza. Muro Tenente, infatti,
si trova in piena campagna ed è costeggiato da un tratto di quella che
comunemente si crede la Via Appia, anticamente chiamata “via vecchia
dei Greci".
Si
ringrazia per la preziosa collaborazione, per le notizie fornite e la
disponibilità l'Archeologo Christian Napolitano.
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