La
chiesa di San Nicola, nel centro storico
di Locorotondo, in via Giorgio Oliva, nei pressi
della chiesa matrice, si pensa costruita circa
il 1660 per munificenza della famiglia Aprile,
il cui ruolo è testimoniato dall'epigrafe
ammurata vicino all'ingresso (In
traduzione italiana è: Paolo De Aprile
eresse, decorò, commissionò e dedicò
a San Nicola, a testimonianza della sua devozione,
questa chiesa che l'uomo saggio non lasci andare
in rovina inutilmente). In alcuni documenti
presenti nell'Archivio storico della chiesa
di Locorotondo è attestata l'esistenza
del San Nicola sin dal 1663. Dagli atti
concernenti la visita pastorale del 1666 si evince
che la chiesa dava nome alla strada su cui prospettava
e che vi erano celebrate regolarmente messe
cantate. La dedica a san Nicola aveva precedenze
poiché già da tempo, in luogo diverso,
vi era un sacro edificio, che si pensa bizantino,
intitolato al santo di Mira. Era probabilmente
centro spirituale di un cenobio abitato da monaci,
di cui s'ignora l'appartenenza, che abbandonarono
Locorotondo ai primi del XVI secolo. Nel XVIII,
sul sito del complesso cenobitico, sarebbe stata
eretta la non più esistente chiesa o eremo
di San Pietro in cui vasta era la devozione verso
la Madonna del Buon Consiglio.
La chiesetta di San Nicola
è stretta dalle alte case circostanti che
lasciano in vista solo la scarna facciata della
cui originaria forma a capanna con campanile a
veletta rimane ben poco. La struttura architettonica
del piccolo edificio è assai semplice ma
originale perché si utilizzano due diversi
sistemi: un'unica aula coperta anteriormente da
una volta a botte che corrisponde all'esterno
al motivo architettonico tipico della cummersa
e, per il resto, da una cupoletta con tamburo
su pennacchi che richiama, sempre all'esterno,
l'altro motivo caratteristico del territorio rurale
ossia il trullo.
All'interno l'interruzione del cornicione sulla
prima arcata, la presenza di una lesione in corrispondenza
lungo tutta la curvatura della botte e alcune
diversità d'esecuzione della muratura,
fanno pensare a momenti diversi d'edificazione:
il piccolo ambiente sopraelevato, in corrispondenza
della seconda arcata destra, era destinato a sagrestia
e probabilmente, essendo aperto, fungeva anche
da cantoria.
La
superficie interna è in gran parte occupata
da una ricca decorazione pittorica che segue una
precisa divisione tematica: all'imposta della
botte sono dieci riquadri, cinque per ogni lato,
con scene della vita e dei miracoli di San
Nicola di Mira e, al di sopra, una teoria
di Angeli musicanti; sui pennacchi sono
rappresentati i Quattro Evangelisti, tra
cui appare pregevole il San Luca, raffigurato
mentre ritrae la Vergine Hodigitria o Madonna
di Costantinopoli, in cui il bambino compare
sul braccio sinistro della madre. Nei quattro
scomparti del tamburo trovano posto Scene di
vita eremitica e, sull'intradosso della cupola,
una serie festosa di Cherubini ruotanti attorno
all'Eterno Padre raffigurato con il classico
globo terracqueo e in atto benedicente. L'unico
altare esistente è ornato da un'edicola
a timpano spezzato, di gusto tardo cinquecentesco,
nel cui riquadro sono raffigurati San Nicola
e sant'Antonio da Padova in adorazione del Santissimo
Sacramento; la scena è completata in
basso da un piccolo angelo che reca tre sfere
d'oro, simbolo del santo di Mira. Sulla botte
è la piccola balaustra circolare dipinta
a visione prospettica entro cui è posta
una colomba. Questa considerevole produzione pittorica
può essere datata in parte negli anni immediatamente
successivi all'edificazione, in parte, con riferimento
a pennacchi, cupola e quadro dell'altare, tra
fine '700 ed inizi '800.
Sotto la seconda arcata di sinistra
è collocato un bassorilievo in pietra della
Crocifissione molto più antico della
chiesa, la copertura policroma è più
recente, e che mostra di essere stato tagliato
in più parti; ciò avvalora una notizia
riportata da uno storico ottocentesco secondo
il quale esso fu ritrovato in una grotta nei dintorni
di Locorotondo.
Bibliografia
AA.VV., Ricerche per una storia di Locorotondo,
Fasano 1990.
MONTANARO P. - MUSA G., La chiesa di San Nicola
a Locorotondo, in "Locorotondo" n. 2
(1987), pp. 89-118.
MONTANARO P. - TURSI G., Guida di Locorotondo,
Locorotondo 1991.
LAGHEZZA R., La chiesa di San Nicola di Mira -
una testimonianza nicolaiana a Locorotondo, Fasano
2000.
Testo di Maria
Giovanna Rosato
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Foto (Ufficio
Beni Culturali Ecclesiastici):
in alto a destra: Chiesa di San Nicola. Esterno
in alto a sinistra: Chiesa di San Nicola.Visione
generale interna dall'altare
1 - Eterno Padre
2 - Altare
3- Angeli Musicanti
4 - Crocefissione
5 - Miracoli di San Nicola. L'impiccato di Colonia
6 - San Luca Evangelista
7 - San Paolo Eremita
8 - Lesione della Botte
9 - Pianta della copertura
10 - Planimetria
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