DESCRIZIONE ARCHITETTONICA
DELLA CHIESA
La
facciata di Santa Maria è suddivisa
in due ordini nettamente separati tra loro da
una marcata trabeazione centrale e diversi sia
per dimensione che per gli aspetti decorativi.
L'ordine inferiore è scandito da lesene
lisce e da colonne scanalate interrotte ad un
terzo della loro altezza da anelli di putti; le
due colonne corinzie incorniciano il portale centrale.
Il portone ligneo è inserito in una triplice
cornice racchiusa da due lesene e due colonne
corinzie poggianti su alti basamenti; il tutto
è sormontato da una cornice decorata con
festoni e puttini e da una nicchia centrale poggiante
sulla trabeazione e accogliente la statua della
Vergine della Sanità. Sempre nello
stesso ordine si possono ammirare due altre nicchie
ospitanti a sinistra la statua di San Pietro
celestino e a destra quella di San Benedetto,
molto simili a quelle di analogo soggetto poste
nel secondo ordine della chiesa di Santa Croce
a Lecce.
Il secondo ordine presenta la stessa ripartizione
di quello sottostante ma con programma iconografico
diverso; in asse col portale, al centro è
situata una finestra riccamente decorata e affiancata
da festoni verticali , culminante con due angeli
e un fastigio centrale in cui è riportata
l'epigrafe con la data di inizio e fine dei lavori.
Anche qui vi sono due nicchie laterali con le
statue di Santa Scolastica a destra e Santa
Gertrude a sinistra. La facciata termina in
un frontone mistilineo affiancato da pinnacoli
e angeli.
L'interno della chiesa si sviluppa
in un'unica navata terminante con un piccolo vano
dove è collocato il presbiterio. Le pareti
laterali dell'ampio vano centrale sono attraversate
da cinque partiture delimitate da sei lesene lisce
culminanti nella soprastante trabeazione dorica
su cui poggia la volta a botte. All'interno di
ognuna delle partiture laterali si aprono delle
nicchie contenenti altari barocchi sormontati
da bellissime colonne tortili addossate a fondali
riccamente decorati. Le decorazioni barocche racchiudono
nella parte centrale delle tele di forma rettangolare
e superiormente, all'interno di una trabeazione
interrotta, un fastigio contenente piccole tele
di forma ovale. Ogni nicchia è incorniciata
da due piedritti che sorreggono un arco a tutto
sesto, ulteriore elemento architettonico che contribuisce
a dare alla navata un notevole movimento plastico
pittorico.
Nel corso del XIX - XX secolo,
la chiesa fu sottoposta a vari interventi di restauro:
nel 1884 la volta fu decorata con stucchi; nel
1949 la navata fu allungata e fu eliminato il
coro facendo arretrare l'altare maggiore; fu inoltre
affrescata la volta del presbiterio. L'ultimo
intervento fu attuato nel 1953 e riguardò
il campanile: fu smontata la ventola campanaria
che era stata utilizzata fino ad allora e fu ricostruita
sulla terrazza del campanile.
Testo di Valentina
Cucinelli |