Domenica I giugno 2008 nel
museo provinciale “Sigismondo Castromediano”
di Lecce è stata inaugurata la mostra,
visitabile sino al prossimo 30 agosto, La
scultura in cartapesta: Sansovino, Bernini
e i maestri leccesi tra tecnica e artificio, curata
dal dott. Raffaele Casciaro, replica, con significative
integrazioni, dell’esposizione allestita
a Milano dal 15 gennaio al 30 marzo 2008, nel
Museo Diocesano.
Negli accoglienti saloni del museo sono esposti
alcuni tra i più grandi e antichi capolavori
in cartapesta quali la Madonna con Bambino
di Jacopo Sansovino e bottega (Firenze, 1486-Venezia,
1570) proveniente dal museo delle Belle Arti di
Budapest e l’Anima Dannata di Gianlorenzo
Bernini (Napoli, 1598-Roma, 1680) proveniente
dal museo civico di palazzo della Penna, collezione
Valentino, a Perugia.
Sono solo due dei tanti esempi che si potrebbero
fare per dimostrare che l’arte della cartapesta,
non diversamente dalla scultura lignea o lapidea,
conta grandi maestri e botteghe ed è molto
diffusa in varie zone d’Italia.
È in questo suggestivo contesto, posta
in posizione d’onore, ai piedi della bellissima
Addolorata di Antonio Maccagnani (1809-1892),
che si inserisce la statua in cartapesta raffigurante
il Cristo Morto, proveniente dalla chiesa
del Purgatorio di Ostuni.
Il simulacro, realizzato dai maestri leccesi Andrea
De Pascalis (1862-1895) e Giuseppe Manzo (1849-1942),
fu commissionato dal priore della confraternita
delle Anime Sante del Purgatorio don
Giuseppe Trinchera nel 1888 e consegnata nel 1889.
Notevolissimo esempio della perizia raggiunta
dai maestri cartapestai leccesi, la statua sfila,
sotto gli occhi ammirati dei fedeli, per le vie
di Ostuni, durante la commovente processione del
Venerdì Santo. A questo scopo ben si presta
la cartapesta, materiale leggerissimo e molto
versatile.
La statua del Cristo Morto ha accenti
di grande realismo; osservandola, ci si sente
quasi trasportati in una dimensione trascendentale
e spirituale. È proprio questo lo scopo
per il quale in passato erano realizzate tali
statue:commuovere e coinvolgere emotivamente il
fedele.
Ostuni. Chiesa delle Anime
del Purgatorio. Cristo Morto. Particolare del
volto
La statua, che misura cm 1.77
circa di lunghezza, è a grandezza naturale
e rappresenta con dovizia di particolari Gesù
sul suo letto di morte. Il corpo è in posizione
distesa, leggermente roteato sul lato destro;
in esso è percepibile la sofferenza che
Nostro Signore ha vissuto negli ultimi attimi
della sua vita. L’addome incavato e il capo
reclinato danno quasi l’idea dell’istante
in cui l’ultimo alito di vita ha abbandonato
il Corpo Divino dopo una lunga e sofferta agonia;
lo stesso può dirsi volgendo lo sguardo
alle piaghe, simbolo della sua Passione, rappresentate
con molta attenzione sulle mani, sui piedi e sul
costato.
Molto naturalistico è l’incarnato,
dalla tonalità fredda e marmorea, che rappresenta
la morte in modo fedele al reale. Desta grande
emozione l’espressione del volto del Signore,
incorniciato dai morbidi riccioli di capelli castani;
se ne può quasi percepire la consistenza
tattile che esprime al tempo stesso tristezza
e serenità tramite la bocca semiaperta
e lo sguardo intenso, allegoria del viaggio di
un’anima che ha appena lasciato le sue spoglie
mortali e sta per ricongiungersi con il Padre
Celeste.
Lecce. Museo provinciale.
Il Cristo Morto ai piedi dell’Addolorata
del Maccagnani.
Se, dopo centoventi anni, è
possibile ammirare in perfetto stato di conservazione
questo capolavoro, lo si deve alla cura e all’attenzione
che la confraternita ostunese da sempre dedica
al proprio patrimonio artistico.
Si ringraziano l’Ufficio per i Beni Culturali
Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Brindisi
–Ostuni nella persona del suo direttore
prof. Giacomo Carito, e la confraternita delle
Anime Sante del Purgatorio, in particolare
il priore Antonio Bernardi e il tesoriere Luigi
Prudentino.
La grande sensibilità e disponibilità
dimostrate tanto dall’Ufficio quanto dalla
Confraternita nel concedere in prestito la statua,
hanno reso possibile la presenza dell’opera
d’arte in questo importante evento, occasione
di crescita culturale per la splendida Città
Bianca.
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