RELAZIONE TECNICA
sul restauro della chiesa - Ing. Luigi D'Amato

PREMESSE
Il progetto riguarda le opere di restauro e consolidamento statico conservativo della chiesa matrice Santa Maria Assunta in Salice Salentino (LE).
La chiesa matrice fu edificata in stile barocco alla fine del secolo XVII e risulta con :
Una facciata divisa in due ordini, scanditi da lesene, sormontati da un fastigio, al centro del quale si apre un oculo. Il portale e la finestra della sezione mediana sono affiancate da nicchie che accolgono statue di santi.
Un interno a tre navate separate da archi a sesto acuto ed il soffitto è riccamente decorato con affreschi settecenteschi. Tra gli altari, in evidenza quelli dedicato ai SS. Medici, alla Sacra Famiglia, a S. Oronzo. L’altare della “Pietà” accoglie una tela del 1750 attribuita al pittore Serafino Elmo.
La chiesa matrice di Salice Salentino, dedicata a Santa Maria Assunta, riveste una grande importanza per la dinamica pastorale, ossia per la vita sociale, spirituale ed ecclesiastica della cittadina salentina, oltreché per la sua storia.
L’edificio ricade nel centro antico di Salice Salentino; il plurisecolare fabbricato denota la più ampia mancanza di manutenzione nei decenni trascorsi.
Infatti, si presenta abbisognevole di particolari ed urgenti opere di restauro conservativo delle facciate e del Campanile.

DISSESTI STATICI PIU’ EVIDENTI
Il sottoscritto progettista, dopo aver minuziosamente visitato l’edificio, considerata l’ubicazione dell’immobile e l’utilizzazione dello stesso, ha costatato la necessità di dover intervenire sulla costruzione in oggetto al fine di evitare qualsiasi pericolo per la pubblica e privata incolumità di persone e cose.
Oltre alla necessità improrogabile di intervenire e risanare alcuni fregi, cornici, statue e portale principale, che presentano vistose parti mancanti e/o consumate dal tempo e dalle intemperie.

OPERE DA REALIZZARE
Se la struttura dell’edificio è fondamentale ai fini della salvaguardia della vita umana e dei beni, vi sono però anche altre strutture complementari per le quali è parimenti opportuno garantire una buona stabilità.
Sarebbe, infatti, contrario alla logica impegnarsi razionalmente nel restauro delle strutture, trascurando poi per le opere accessorie di attuare quegli accorgimenti in grado di evitare danni economici e situazioni di pericolo.
Negli interventi di restauro occorrerà quindi soffermarsi anche su tali elementi costruttivi come quelli di rivestimento e finitura che dovranno essere ripristinati tenendo presente i fattori sismici locali, intervenendo preferibilmente, applicando i moderni collanti ad alta resistenza su sottofondi accuratamente preparati, per evitare il distacco sotto effetti dinamici anche limitati.

PREVISIONI CON IL PRESENTE PROGETTO
Pertanto, nel nostro caso, si prevede:
Il consolidamento di cornici, di elementi scolpiti o modanati oltre ai conci delle murature lesionate o deteriorate dal tempo mediante interventi con materiali simili alle strutture preesistenti prima dell’intervento, impermeabilizzazione e patinatura finale di tutte le superfici esterne all’edificio e del campanile.
In particolare, le opere che col presente progetto s’intendono realizzare sono :
Sostituzione degli esistenti pluviali e delle vaschette in eternit o plastica con altri in rame;
Revisione generale dei paramenti murari in tufo o carparo o pietra leccese, Pulizia con acqua nebulizzata, previa estirpazione di erbe e quant’altro;
Stilatura di giunti profondi e/o poco profondi con malta ordinaria di calce e piuma di pietra dello stesso materiale su cui s’interviene, lungo tutte le facciate esterne dell’edificio;
Impregnante idrorepellente incolore e trattamento di patinatura finale di tutte le superfici;
Restauro di tutte le cornici, fregi e statue del portale principale e dell’intera facciata.

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Foto (ing. Luigi D'Amato):
1 e 2 Prospetto principale durante i restauri
3 - Portale. Particolare
4, 5 e 6 - Campanile
7 - Prospetto principale. Oculo
8 - Prospetto principale. Coronamento
9 e 10 - Prospetto principale. Particolare

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