.:. CHIESE

IMMACOLATA CONCEZIONE
San Vito dei Normanni

La chiesa di Santa Maria delle Grazie, fatta costruire intorno al 1586 dal principe Lucio II Palagano, sede dall’8 dicembre 1962 della parrocchia dell’Immacolata Concezione, era funzionale all’adiacente complesso conventuale che ospitava i Minori Osservanti. Qui nel 1797 morì, in odore di santità, padre Tommaso Pittalà da Bronte, le cui spoglie si conservano e si venerano proprio nella chiesa adiacente il convento.


Chiesa dell'Immacolata Concezione

La facciata si presenta tripartita da due lesene, quasi a sottolineare la tripartizione interna che la chiesa ha acquisito nel corso degli anni. Al vertice delle lesene vi sono due capitelli sui quali sono poste le statue di due santi francescani, molto probabilmente da identificarsi con san Diego e san Pasquale; la facciata si chiude in alto con un frontone di forma triangolare con al centro la statua della Vergine con Bambino. La parte bassa presenta un solo portale centrale sormontato da due finestre. La più alta, per la differenza stilistica rispetto alla precedente, è sicuramente da attribuire a rifacimenti posteriori. Ai due lati del portale, in corrispondenza delle due navate laterali interne, si possono notare due finestre tipiche delle chiese francescane.
In realtà l’aspetto odierno è il risultato dei diversi rifacimenti susseguitisi nei secoli. L’impianto originale si presentava ad un’unica navata; fu nel XVIII secolo che se ne costruì una seconda, quella a destra della porta d’ingresso, sul lato di via Francavilla, e infine nel 1898 una terza, quella a sinistra inglobando un’ala del chiostro
Sono molto interessanti, all’interno della chiesa, i nove altari laterali realizzati interamente in pietra. Nella navata sinistra sono gli altari con il titolo di Sant’Eligio, Sant’Anna, San Biagio, San Giuseppe e Santissimo Sacramento; l’altar maggiore, originariamente in pietra, è stato sostituito da altro in marmo consacrato in data 26.11.2005; nella navata destra sono gli altari di Sant’Antonio, Santi Cosma e Damiano, Santa Lucia, San Francesco. Al centro della navata è la statua dell’Immacolata, cui la parrocchia è stata dedicata. Notevoli sono le tele raffiguranti La Provvidenza e San Salvatore da Orte, entrambe nel presbiterio, realizzate dal francescano Giacomo da San Vito.
L’attiguo convento ha avuto precarie utilizzazioni dopo la soppressione del 1866; nel 1876 ne ottiene la disponibilità il Comune che lo utilizzerà come carcere mandamentale e come precaria dimora per non abbienti. Nel 1984 è ceduto alla parrocchia dell’Immacolata che ne avvia il recupero. I dipinti parietali del chiostro, andati in parte distrutti in seguito all’ingrandimento della chiesa nel 1898, permangono nelle lunette scavate nella pietra, tra un arco e l’altro, proponendo momenti salienti della vita di san Francesco. Notevole è il pozzo in pietra, sovrastato da un arco con statua di santo francescano; memoria della secolare presenza dei frati è nell’essere popolarmente denominata la chiesa Il Convento, quasi a perpetuare l’antico splendore della comunità religiosa.

Testo di Giuditta Lanzilotti

Foto della chiesa (interni ed esterni)
       
       

Rilievi (pdf) eseguiti dallo Studio D'Amato Engineering

- Rilievo - Pianta
- Rilievo - Pianta delle coperture
- Rilievo - Sezioni
- Rilievo - Prospetti

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