Giacomo Carito
Ufficio Beni Culturali, Archidiocesi di Brindisi-Ostuni
Memorie dell'area siropalestinese in Brindisi
Brindisi è stata fra le
prime città dell'occidente ad accogliere
il messaggio evangelico. Collocata nel cuore del
Mediterraneo, era il luogo d'imbarco verso l'oriente
per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini.
Tale funzione di cerniera si può dire si
protragga nel tempo senza significative soluzioni
di continuità. Metafora di nozze fra oriente
e occidente fu del resto considerato il matrimonio
tra Federico Il e Isabella di Brienne celebrato
nella cattedrale di Brindisi il 9 novembre 1225
«in tale pompa che già il racconto
di come si svolsero i fatti ci restituisce in
tutto il suo abbagliante splendore il tempo delle
crociate».
Fra XI e XIII secolo, ospizi o ospedali per i
crocesignati o i pellegrini diretti in Terra Santa
erano ovviamente lungo il grande itinerario che
aveva uno snodo essenziale nei porti pugliesi
e fra questi, in particolare, Brindisi. Qui, per
l'assistenza ai viaggiatori, erano le sedi dei
teutonici, dei templari, dei lazzariti, dei giovanniti,
degli ospitalieri del Santo Spirito e dei canonici
regolari del Santo Sepolcro, oltre a istituzioni
locali quali gli ospedali di San Tommaso, Tutti
i Santi, Sant’Egidio e San Martino.
Affluiscono dall'oriente, in gran misura, reliquie
che vanno ad arricchire. il tesoro della cattedrale:
il braccio di san Giorgio, le reliquie di san
Teodoro d'Arnasea e l'idria delle nozze di Cana
rendono alla sede metropolitana brindisina prestigio
e attirano la devozione dei pellegrini. Affluiscono
devozioni come quella per Sant’Anna, per
il tramite dei carmelitani che in Brindisi ebbero
una delle loro prime residenze italiane. Gli apporti
che giungono dall' area siro-palestinese sono
accolti all'interno di una cultura platonizzante,
che aveva punti d'importante elaborazione nelle
abbazie di Sant'Andrea in insula e Santa Maria
de Ferorellis. Lo spostamento di luogo avviene
all'interno di profonde corrispondenze culturali
che consentono comunicazione fra oriente e occidente.
Il fraintendimento o la reinterpretazione si manifestano
in parallelo al diffondersi dell' aristotelismo
e a una marcata presenza dell' ordine domenicano
sul territorio. L' oriente viene allora appreso
nei modi dell' occidente divenendo alterità.
Museo Diocesano: Idria
di marmo serpentino, sec. VIII
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