L’attività
di san Lorenzo da Brindisi (1559-1619) quale predicatore
incarna un’attività specifica e preminente
dei cappuccini.
“Predicavano i cappuccini in quel tempo
i comandamenti de Dio, l’Evangelo e la Scrittura
Sacra; riprendendo asprissimamente i vizi, esaltavano
e magnificavano le sante virtù. E questo
dette gran stupore a tutta la cristianità,
perché era un predicar nuovo, e con tanto
fervore che infocavano ognuno. Imperocché
in quel tempo non se predicava se non le questioni
di Scoto e di san Tomaso; e nel principio sempre
recitavano un sogno, dicendo: “Questa notte
mi pareva”, etc. Predicavano la filosofia,
le fabule d’Isopo. E sempre all’ultimo
cantavano alcuni versi del Petrarca e dell’Ariosto.
Né mai se nominava l’Evangelio e
la Scrittura Sacra” [1].
Dai suoi ampi schemi di prediche, contenuti nell’Opera
Omnia “non possiamo farci un concetto
assolutamente adeguato dell’arte oratoria
del santo” che doveva comunque essere straordinariamente
ricca, con ampio ricorso al Vangelo e agli altri
libri sacri.
Si può dire “che quasi a ogni riga
ricorra una citazione della Sacra Scrittura. L’esposizione
era tutto un mosaico di versetti biblici ben ordinati
e concatenati. Ogni parola, frase o fatto biblico
avevano una risonanza nel suo animo e nella sua
memoria suscitavano altre frasi e altri fatti
paralleli. Tutto il sapore del suo discorso, anche
se non erano dirette citazioni bibliche, era biblico.
Il testo sacro era sempre presente nella sua mente,
ne determinava il pensiero e profumava l’atmosfera
stessa in cui si muoveva pensava e operava”
[2].
Si tratta di considerazioni che ben possono valere
per il testo qui proposto sia nell’originale
latino che nella versione italiana curata dal
prof. Luca De Feo, di fatto commento alla pericope,
ossia una sezione o passo della Bibbia, proprio
del lunedì successivo alla domenica di
Passione.
[1] V. CRISCUOLO, I cappuccini.
Fonti documentarie e narrative del primo secolo
(1526-1619), Roma 1994, p.55.
[2] I frati cappuccini.
Documenti e testimonianze del primo secolo, a
cura di C. CARGNONI, III\1, Roma 1991, p.1928.
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