Storie della nostra storia
XIV Movimento
16 maggio 2019. Inizio ore 17.45.
Brindisi, History Digital Library
(Casa del Turista, lungomare Regina Margherita, 44)
Storie della nostra storia
Francesco De Luca dialoga con Franco D'Armento autore de
L'Abadia di S. Andrea dell'Isola
di Brindisi e i suoi feudi salentini
Cavallino, Ed. Grifo, 2017
Interverranno Giacomo Carito,
Giuseppe Maddalena Capiferro e Giuseppe Marella,
della Società di Storia Patria per la Puglia
Sull’isola detta anticamente di “Bara”,
all’ingresso dei porti di Brindisi, sorgeva in età
medievale l’abbazia di Sant’Andrea, per circa due
secoli una delle più importanti dell’intero mezzogiorno
d’Italia. Delle sue grandiose strutture è memoria
nel Museo Archeologico “Francesco Ribezzo”, di Brindisi
ove se conservano i grandi capitelli. Da tempo gli studiosi hanno
riconosciuto l’eccezionalità dei rilievi, sia nell’ambito
degli svolgimenti artistici della regione e dell’Europa
normanna tutta, quanto perché, con la loro monumentalità,
sono capaci di restituire in filigrana la potenza economica della
comunità monastica prima del suo declino. I primi tempi
del monastero parteciparono del drammatico passaggio dal dominio
bizantino a quello normanno, che nel corso della seconda metà
dell’XI secolo coinvolse, tra le altre, anche la città
di Brindisi. Le carenze documentarie relative a quella convulsa
fase cittadina, purtroppo, rendono inevitabilmente lacunosa anche
la ricostruzione storica del cenobio. Qualche integrazione giunge
dal carmelitano Andrea Della Monaca, il quale, tracciando le origini
dell’abbazia, riferisce circa l’esistenza di un primo
cenobio bizantino anteriore al 1043: “Dimorava tuttavia
la sede degl’Arcivescovi Brundisini in Oria, e in questo
tempo, ch’era il secondo anno dell’imperio di Costantino
Monomaco [1043], vi risiedeva l’arcivescovo Nardo, chiamandosi
signore della sede Oritana, Brundisina, Ostunense, e Monopolitana.
Era in quei tempi su l’isola di Brindisi il monasterio di
S. Andrea, [… ]. In questo monasterio di S. Andrea l’arcivescovo
Nardo, stando in Oria, istituì abbate un certo sacerdote
di Monopoli, chiamato Taspide, a cui anche, secondo le bolle che
n’apparono nel sacro archivio, conferì l’abbatia
di San Leucio, sua prima e principal Cathedra, che nella generale
desolazione della città, e nella lunga assenza degl’arcivescovi,
di Chiesa Cattedrale dell’arcivescovato, in essa primieramente
istituito, divenne allora per malignità dei tempi, e poco
senno de’ Prelati” piccola abbazia.
La ricostruzione di Taspide, comunque, non fu adeguata ed efficace
come si sperava. Già nel 1059, infatti, il nuovo arcivescovo
di Brindisi Eustasio (1050-1071), stavolta latino ma sempre residente
a Oria, donò l’isola di Sant’Andrea a Melo
e a suo figlio Teudelmanno, due baresi di stirpe longobarda che
ne avevano fatto richiesta “ispirati da Dio” per insediarvisi,
dopo le necessarie ristrutturazioni, con una comunità di
monaci. Eustasio, acconsente alla richiesta dei due, nomina Melo
alla carica di abate e impone alla comunità di vivere secondo
la regola benedettina il che tradisce probabilmente la sua adesione
ai progetti riformatori della Chiesa romana coeva, che ponevano
tra gli obiettivi primari la riqualificazione in senso latino
delle diocesi greche del Mezzogiorno. Note sono le vicende successive
che porteranno infine, dopo un periodo di grande splendore, all’abbandono
dell’abbazia trasformata in abbazia concistoriale ossia
di soli beni. Si trattava di estesi possedimenti fondiari analiticamente
descritti nella Platea, conservata nella biblioteca arcivescovile
“Annibale De Leo” di cui Franco D’Armento ha
curato la trascrizione.
PROGRAMMA
Interventi
Francesco De Luca - Università del Salento
Franco D’Armento - Ricercatore
Giuseppe Maddalena Capiferro - Società di Storia Patria
per la Puglia
Giuseppe Marella - Società di Storia Patria per la
Puglia
Giacomo Carito - Società di Storia Patria per la Puglia
Organizzazione
Società di Storia Patria per la Puglia. Sezione di Brindisi
History Digital Library, Brindisi
Adesioni
In_Chiostri, Brindisi
Associazione Vola Alto, Brindisi
Medieval Fest, Brindisi