Possono partecipare max 20
persone
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Appia longarum teritur
regina viarum
Publio Papinio Stazio, Silvae, 2, 2, 12
La via Appia, Regina viarum perché ritenuta
una delle più grandi opere d’ingegneria civile del
mondo antico, lungo un percorso di circa 360 miglia collegava
Roma a Brindisi, porto tra i più importanti dell'Italia
antica, snodo essenziale per le relazioni con la Grecia e l'Oriente.
Larghi tratti della strada, particolarmente nel suburbio della
città di Roma, sono ancora oggi conservati e percorribili
nonché meta del turismo archeologico.
I lavori per la costruzione iniziarono nel 312
a.C. per volere del censore Appio Claudio Cieco che fece ristrutturare
e ampliare una strada preesistente prolungandola fino a Capua,
da alcuni anni posta sotto il controllo romano. Alla metà
del III sec. a.C. il tragitto fu esteso fino a Benevento. I lavori
di costruzione si protrassero durante la seconda metà del
III sec. a.C., quando fu raggiunta Taranto e in seguito Brindisi.
La funzione primaria del tracciato era di garantire
un rapido movimento delle truppe verso l'Italia meridionale; essa
tuttavia divenne fin dal principio una fondamentale via di commercio,
facilitando l'afflusso nell'Urbe di prodotti di alto artigianato
realizzati nelle fiorenti città della Magna Graecia. Nei
decenni successivi alla costruzione della strada si diffusero
gradualmente a Roma il teatro e la conoscenza della lingua greca
e crebbe l'apprezzamento per l'arte e la letteratura ellenica.
L'imperatore Traiano fece anche realizzare,
tra il 108 e il 110, una diramazione denominata via Appia Traiana,
che da Benevento raggiungeva Brindisi attraversando l'Apulia con
un nuovo percorso in gran parte vicino alla costa e pianeggiante.
Nel Medioevo l'Appia divenne, con la Traiana,
la via dei crociati: dal porto di Brindisi salpò anche
Federico II in direzione della Terra santa il 1228.
Considerato d'altronde l'interesse storico e
la mole dei beni archeologici presenti lungo la via antica, durante
il XX secolo è stata più volte proposta l'istituzione
di un'area protetta, che permettesse di preservare e fruire di
tali ricchezze: celebri furono le battaglie promosse da Antonio
Cederna. A compimento di tale percorso, il 10 novembre 1988 è
stato istituito il Parco regionale dell'Appia antica. Di fatto
coincidente con il territorio del Parco regionale, è il
Parco archeologico dell'Appia Antica, istituito nel 2016 al fine
di tutelare e valorizzare i monumenti antichi dell'area.
PROGRAMMA
Indirizzi di saluto
Antonio Melcore – Associazione Brindisi e le antiche
strade
Interventi
Damiano Mevoli. Università del Salento.
Sulla Regina Viarum con Orazio e Virgilio
Giuseppe Marella. Società di Storia Patria per la
Puglia
La via Appia e il Grand Tour. Il viaggio verso Brindisi
di Richard Colt Hoare (1789)
Giacomo Carito. Società di Storia Patria per la Puglia
Insediamenti medievali lungo le consolari romane in
territorio di Brindisi
Luigi Oliva. Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti
e Paesaggio del Parco Archeologico dell'Appia Antica
Storia, attori e strategie per la tutela e la valorizzazione
della via Appia Antica nel comprensorio romano. Il ruolo del MIBACT.
Simone Quilici . Direttore del Parco Archeologico dell’Appia
antica
Il Parco Archeologico dell'Appia Antica: la sfida
della valorizzazione della Regina Viarum.
Introduce e coordina i lavori
Antonio Mario Caputo - Società di Storia Patria per
la Puglia
ORGANIZZAZIONE
Comune di Brindisi
Associazione Brindisi e le antiche strade
Società di Storia Patria per la Puglia. Sezione di Brindisi
History Digital Library, Brindisi
ADESIONI
In_Chiostri, Brindisi
Associazione Vola Alto, Brindisi
Adriatic Music Culture, Brindisi