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Lunedì 18 dicembre. Inizio
ore 17.30. Accoglienza ore 17.15.
Brindisi. Bastione San Giacomo
Natale nel bastione
animato
Natale. Le tradizioni
popolari e i cunti dell’area brindisina.
Antonio Mario Caputo, della Società di
Storia Patria per la Puglia, relazionerà su Natale. Le
tradizioni popolari e i cunti dell’area brindisina. Precederanno
gli indirizzi di saluto di Anna Cinti, presidente dell’associazione
culturale Arte Antica e Contemporanea “Le Colonne”.
Coordina e introduce i lavori Giacomo Carito della Società
di Storia Patria per la Puglia.
“Se si proponesse
a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni
e li si invitasse a scegliersi le più belle, ciascuno,
dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese:
tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie
costumanze”.
Erodoto
Il Natale
è un momento che avvicina tutti, una festa sentita e vissuta
con molto trasporto. Strade vestite a festa, luminarie che illuminano
monumenti e vie dello shopping, alberi che fanno capolino dalle
finestre pronti a trasmettere il calore di chi li ha addobbati.
Mercatini ed eventi caratteristici invitano a riscoprire il fascino
della tradizione andando a caccia di un regalo che esuli dalle solite
idee commerciali: in quel di Brindisi, la magia del momento la si
vive nei mercatini natalizi che animano le vie del centro con le
loro variopinte e vivaci bancarelle dove trovare in bella mostra
prodotti di artigianato e frugare tra cianfrusaglie e idee innovative
da rigattieri, artigiani, librai, giocattolai e rivenditori di delizie
dolciarie. Domina la scena il presepe, un’arte molto sentita
che esprime il perfetto connubio tra sacro e tradizione popolare.
Piazze e chiese si propongono come scenografie per allestire la
scena della Natività, rappresentazioni che si diversificano
per i materiali utilizzati per ricreare la scena della nascita del
Bambino Gesù: in Brindisi, nel salone di San Michele della
Basilica Cattedrale, una tela tardo settecentesca rappresenta un
presepe, in cui locali ambiti urbani ed extraurbani si fondono proponendosi
come dedicatari del Natale. C’è chi lo costruisce e
chi lo interpreta: il presepe vivente è un momento condiviso
in Brindisi; nella parrocchiale di Cristo Salvatore, al quartiere
Sant’Elia è realizzato il più grande presepe
vivente della città. Tra i simboli che fanno parte della
tradizione natalizia sono la stella di Natale, le foglie di agrifoglio
e il vischio. È consuetudine nella maggiori parte delle regioni
italiane trascorrere il Natale in famiglia iniziando dalla sera
della vigilia, il 24 dicembre, durante la quale ci si riunisce per
il cenone e si aspetta la mezzanotte per aprire i doni o per recarsi
alla messa. Solitamente si sceglie tra la messa di mezzanotte e
quella mattutina del 25 dicembre. Il giorno di Natale ci si riunisce
in famiglia per il pranzo e si passa il pomeriggio giocando a giochi
tipici natalizi come la tombola, e spiluccando dolci tipici come
panettoni e pandori, roccocò. Il giorno di Santo Stefano
è spesso definito “il giorno degli avanzi” perché
per pranzo sono appunto consumati gli avanzi di querllo natalizio.
La tradizione è, generalmente, intesa
come un’ampia schiera di vecchie credenze, pratiche ed usanze
tramandate di generazione in generazione. Ogni cultura ha le proprie
usanze e tradizioni. Per autori come Shils ci vogliono almeno
tre generazioni per ottenere una tradizione e la generazione non
necessariamente coincide con l’età anagrafica. Si
tratta di una definizione ampia della tradizione che ci consente
di spiegare perché una società umana non possa funzionare
in assenza di tradizioni. Una delle caratteristiche importanti
dell’ordine democratico occidentale è che, mentre
ha riconosciuto l’importanza della tradizione, ne ha anche
reso possibile il cambiamento e la modifica. Le società
primitive e precedenti sono state spesso frenate da un corpo unico
di tradizioni che tendeva a essere rigido e inflessibile. Negli
stati moderni, gli individui vivono in una società multi-tradizionale
ricca di convinzioni diverse e di modelli di fede e di condotta
tra i quali ogni individuo è chiamato a scegliere. Questo
è il prodotto della libertà. Non farà queste
scelte a meno che la società abbia sviluppato una certa
tradizione: la tradizione liberale di fare una libera scelta tra
le tradizioni. Questo è ciò che Shils definisce
il secondo ordine di tradizioni, che è una tradizione alle
tradizioni. Ardis Whitman ha sintetizzano l’aspetto creativo
della tradizione, ossia la sua speciale capacità di rispondere
ai mutamenti: “Dobbiamo amare i nostri ieri, ma non portarli
come un peso nel futuro. Ogni generazione deve prendere nutrimento
dalle altre e dare conoscenza a quelle che vengono dopo.”
Patrocinio:
Comune di Brindisi
Organizzazione:
Società di Storia Patria per la Puglia – Sezione
di Brindisi
In_Chiostri – Brindisi
Vola Alto – Brindisi
Con l’adesione:
Associazione Le Colonne - Collezione Archeologica Faldetta, Brindisi
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