Durante il medioevo, forte era la motivazione
a recarsi nei sacri luoghi; ci si recava nella culla della cristianità
a visitare la tomba di San Pietro per proseguire ben spesso verso
Gerusalemme, città percepita come centro ideale della chiesa
pellegrina, e immagine della Jerusalem coelestis. Si trattava
di un percorso di rinascita spirituale, non privo di pericoli,
che doveva compiersi come esperienza unica. Fedeli, mercanti,
guerrieri ripercorrevano le antiche strade consolari romane per
giungere ai porti pugliesi, in particolare a Brindisi, ove trovare
imbarco verso Terra Santa. Si trattava dell’itinerario,
la via Francigena, che in Puglia ricalcava in gran parte il tracciato
della via Appia Traiana. Sigerico, arcivescovo di Canterbury,
nel 990 descrisse al ritorno da Roma il suo pellegrinaggio nel
famoso Itinerarium, documento fondamentale per comprendere come
il viaggiare fosse, in primo luogo, ricerca di sé; alla
Francigena qui descritta, ponte di collegamento fra Canterbury
a Roma, occorre aggiungere il prolungamento verso sud lungo un
percorso che per Benevento e Canosa conduceva agli scali portuali
di Puglia fra i quali primeggiava Brindisi. Ramón Muntaner
(1265-1326), nella sua Crònica Catalana, riassume e definisce
efficacemente il ruolo di Brindisi e del suo porto nel medioevo:
«Le navi che li passano l'inverno iniziano a caricare in
primavera per raggiungere Acri, portando pellegrini, olio, vino
assieme a ogni sorte di granaglie e di frumento. Sicuramente è
il posto meglio attrezzato per il passaggio al di là del
mare fra quelli in possesso dei cristiani, situato in una terra
fertile che produce in abbondanza, oltre ad essere prossimo a
Roma; possiede il porto migliore del mondo, tanto che le case
giungono sino al mare». Brindisi si colloca a giusto titolo
come snodo fondamentale di un itinerario di grande suggestione
che comprende edifici nati a servizio della francigena come ospedali,
chiese, abbazie, depositi di cereali e grandi strutture di produzione
agraria e pastorale. È soprattutto dall’età
carolingia, in corrispondenza con un significativo aumento del
pellegrinaggio oltre mare, che prende piede il fenomeno delle
“copie” architettoniche con edifici quali la cappella
ducale dei Particiaci, la prima San Marco di Venezia, eretta a
partire dall’829 «ad eam similitudinem, quam supra
Domini tumulum Hierosolumis viderat» («a somiglianza
di quella sopra la tomba del Signore a Gerusalemme»). La
vittoriosa prima crociata induce in tutta Europa un’ennesima
ondata di edifici-copie, in alcuni casi legati a stanziamenti
di ordini militari. Si datano a questo periodo alcune delle più
suggestive copie occidentali del Santo Sepolcro, come quella di
Brindisi, contenente in origine al suo interno un’imitazione
dell’edicola del Sepolcro. Benché le fonti parlino
spesso di chiese costruite a precisa imitazione dell’Anastasis,
addirittura con la ripresa delle misure esatte del santuario ierosolimitano,
la copia medievale non risponde alla nostra moderna concezione
di “riproduzione formale”, e si limita a una selezione
di alcuni elementi architettonici considerati più significativi,
sulla base di categorie concettuali e simboliche. Brindisi è
inserita ufficialmente dall’Istituto Europeo degli Itinerari
Culturali nell’itinerario della via Francigena, candidata
a Patrimonio UNESCO col fine di rafforzare il dialogo interculturale:
un progetto europeo capace di unire sempre di più le diversità,
da rilanciare con «l’obiettivo di incoraggiare il
maggior numero di persone a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal
patrimonio culturale dell’Europa e rafforzare il senso di
appartenenza a un comune spazio europeo»
Programma
Indirizzi di saluto
Ing. Riccardo Rossi - Sindaco di Brindisi
Antonio Melcore - Associazione Brindisi.
Antiche Strade
Interventi
Giuseppe Marella - Società di Storia
Patria per la Puglia
Il senso della strada nei pellegrini medievali
Giuseppe Maddalena Capiferro - Società
di Storia Patria per la Puglia
L’itinerario pugliese di Nikulas Saemundarson,
abate del monastero benedettino di Thingeyrar
Marcello Semeraro - Brigata Amatori Storia
e Arte
«Porte le escu de argent, a une croiz de or,
crusele de or»: le insegne araldiche del Regno di Gerusalemme,
fra realtà, pretensione e immaginazione.
Domenico Ble - Brigata Amatori Storia e
Arte
Il pellegrinaggio a San Cosimo alla Macchia: fra arte
e devozione
Coordina e introduce i lavori
Antonio Mario Caputo - Società di
Storia Patria per la Puglia
Organizzazione
Comune di Brindisi
Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Brindisi
Associazione Brindisi Antiche Strade
History Digital Library, Brindisi
In_Chiostri, Brindisi
Adriatic Music Culture, Brindisi