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Presentazione del Venerdì 10 novembre 2023. Ore 18.00 Brindisi. Sala Colonna di Palzzo Granafei Quinto Tullio Cicerone fece al fratello Marco Tullio delle raccomandazioni su come conquistare l’elettorato, tra l’altro, con tante promesse (che poi possono anche non mantenersi). Si tratta di raccomandazioni sempre attuali? Il passaggio dalla repubblica al principato e poi alla dittatura può avvenire senza necessità di colpi di Stato ma cambiando man mano le regole? Come ha rilevato Filippo Ceccarelli "ciò che più impressiona per vicinanza al nostro tempo è la concezione della politica come “arte di far credere” e, di conseguenza, identica è l’atmosfera che si respira in campagna elettorale, vissuta come un tempo psicologicamente compresso e insieme sospeso; un periodo nel quale ogni parola, ogni gesto, ogni mezzo e ogni racconto, o arcaico storytelling che fosse, è insieme lecito e spasmodicamente finalizzato a buscare voti". Non diversamente Furio Colombo evidenzia: "Se si deve parlare della nostra Repubblica, eccola. È quella descritta in questo manualetto, Commentariolum petitionis, scritto da Quinto Tullio Cicerone ad uso del fratello Marco, che al momento di questa lettera si stava candidando al Consolato e non era ancora il personaggio di immensa celebrità che avrebbe attraversato la Storia. Tradotto con la qualità e la lingua che
il lettore potrà godere in queste pagine da Luca Canali,
il testo ci guida nei percorsi abili e astuti della Repubblica
romana. Ma ci offre anche indicazioni preziose per capire da quale
mondo, da quale moralità e da quale visione viene la politica
così come la viviamo e la conosciamo, la apprezziamo e
disprezziamo noi, ai nostri giorni. PROGRAMMA Interventi |
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