Martedì 20 marzo. Inizio
ore 17.30
Casa del Turista. Sala Convegni
XII
Convegno Nazionale di Studi e Ricerca Storica
La seconda età angioina in Brindisi e nella Puglia (1343-1442)
Il XIV secolo segna una rottura nella storia
europea; cessa la crescita demografica, appaiono in calo produzione
agricola e volume complessivo dei commerci. L'espansione delle
terre coltivate, fenomeno parallelo alla crescita della popolazione,
pareva aver raggiunto limiti estremi, spingendosi in aree complessivamente
marginali. Una serie di carestie, particolarmente gravi quelle
del 1315-18 e del 1338-40, colpì l'Europa; come di solito
accade, alla carestia segue la pandemia. La peste nera, tra il
1348 e il 1350 determinò la riduzione della popolazione
europea di più di un terzo, da 80 a 50 milioni di uomini.
Un’accentuata instabilità politica si accompagna
a questi fenomeni; contrastato fu il regno di Giovanna I, il cui
potere fu dapprima posto in discussione dagli Anjou-Ungheria poi
dagli Anjou del ramo Durazzo che, con Carlo III assumono il potere.
Il suo successore, Ladislao, morì senza figli determinando
l’ascesa al trono della sorella Giovanna il 1414. La sua
morte il 1435 segnerà la fine definitiva della potente
dinastia; Alfonso d’Aragona, al termine del conflitto con
l’erede designato Renato d’Angiò, il 1442 impadronendosi
del trono di Napoli riunirà dopo circa un secolo e mezzo
la Sicilia a Napoli.
In tale contesto s’inseriscono le particolari vicende
di Brindisi e della Puglia; la città è più
volte saccheggiata dagli eserciti che scorrono il regno e infine
devastata da civili discordie che determineranno, col prevalere
dei Ripa sui Cavalerio, il suo inserimento nel principato di Taranto.
Causa primaria della decadenza di quella che era una grande città
è comunque da individuarsi dalla fine del sogno ambizioso
degli Angiò di una proiezione del regno verso il Levante.
Questi temi saranno affrontati nel corso delle quattro sessioni
in cui si articolerà il convegno. Nel corso della prima
i lavori saranno aperti dal prof. Pasquale Cordasco, dell’Università
di Bari, che illustrerà La Puglia nella seconda età
angioina con particolare riferimento alla Cronaca di Domenico
da Gravina. Luigi Oliva, dottore di ricerca, si soffermerà
sul tema
Dalla damnatio memoriae alla memoria reddita: un inedito stemma
del Principe di Taranto Giovanni Antonio del Balzo Orsini a Lecce;
Francesco Nocco, della Società di Storia Patria per la
Puglia, esporrà L'archivio di una famiglia barese nella
seconda età angioina: i Massimo de' Casamassimi;
Michele Pepe, dottore di ricerca e studioso di storia delle istituzioni,
offrirà un quadro della politica agraria nella seconda
età angioina. Coordina e introduce i lavori Antonio Mario
Caputo della Società di Storia Patria per la Puglia.
Il convegno si avvale del patrocinio del Comune di Brindisi e
dell’adesione dell’associazione “Le Colonne.
Arte antica e contemporanea”.