LXX Colloquio di studi e ricerca storica
16 dicembre 2022. Inizio ore 17.00
Brindisi, Casa del Turista (Lungomare Regina Margherita, 44, Brindisi)
Invisibili fra noi. Storia di una povertà
incarnata
Presentazione del volume fotografico Babylandia
(Collettivo fotografico Polaroads, 2022)
Coordina e introduce i lavori Azzurra Peragine.
Interverrà l'autore Domenico Mirabella.
Ha scritto Francesco Alberoni (Valori, 1993):
"In un mondo che produce troppo e che consuma troppo, non
c'è forse spazio e logica per un ritorno di chi ha bisogno
di poco e di chi vive di poco? Oggi il mendicante è il
barbone, il reietto dal mondo. Egli ha perso la battaglia. Ma
il francescano povero questa stessa battaglia l'aveva vinta. E
dietro di lui, come dietro l'asceta indiano, c'era la collettività.
Oggi il barbone è solo, egli è disprezzato da tutti,
non vale nulla perché, per valere, bisogna battersi e vincere".
Babylandia è la storia si un senza tetto. L'ex stazione
quarantenaria di Mater Domini, nel secondo dopoguerra principale
punto di riferimento per gli ebrei che, scampati all'olocausto,
si dirigevano verso la Palestina poi Babylandia, grande parco
giochi in prossimità dell'arco balneare della Sciaia evoca
contrastanti memorie legate ai diversi utilizzi nel tempo di quest'area.
Da decenni il complesso, al cui interno potrebbero essere anche
resti del santuario di Mater Domini o San Leonardo è in
totale abbandono; qui, in un'area interdetta di fatto alla pubblica
fruizione e, in certo senso invisibile ormai, Domenico Mirabella,
insieme a Polaroads il collettivo fotografico di Brindisi, ha
raccontato con immagini e testimonianze la storia di Peter e Ben,
il suo fedelissimo amico a quattro zampe, che tutto il quartiere
Casale conosceva. Da poco più di un anno, però,
Peter non è più e Ben ha trovato una nuova casa
e nuovi padroni. Si tratta della narrazione di una storia di amicizia
e fedeltà, sulla quale riflettere in un mondo sempre più
dominato dal riflusso verso l'interesse particolare e individuale.
Il progetto ha al centro Peter e Ben, il loro legame e quello
costruito dalla comunità che è stata loro accanto,
nei momenti quotidiani e anche in quelli più drammatici.
Si scopre così l'umanità di Peter, l'omone che si
spostava in bicicletta, e Ben, il cagnolino che, già prima
di diventare il suo miglior amico, lo seguiva ovunque correndogli
accanto.
Spesso incontrando i clochard per le vie delle città, possiamo
osservare tutta una serie di piccoli e grandi oggetti che costituiscono
il loro mondo: libri, orologi, forse qualche fotografia.
Così era per Peter che diceva di voler vivere in un eterno
campeggio; il suo mondo è stato, almeno qui a Brindisi
nella nostra città, un capanno che ha costruito con attenzione,
decorato con fiori, un piccolo foglio di carta da parati, un'immagine
di Gesù, i suoi libri, il suo inseparabile Ben e le persone
che gli sono state accanto. Come rilevò Albert Camus (Scritti
giovanili, 1932/34) "I barboni, i morti di fame, i vagabondi
hanno anch'essi un cuore e un'anima, un'anima tanto più
bella quanto più è gonfia di desiderio".