Il 1881, come annota Ferrando Ascoli, la civica
amministrazione di Brindisi volle fossero “impiantate”
delle scuole tecniche, per chi volesse dedicarsi al commercio
e all’industria, nel palazzo del seminario in piazza Duomo.
La scelta era sostitutiva del ginnasio “visto che il frutto
era poco, e tanto poco da non compensare la spesa. Tra la fine
del XIX e i primi del XX secolo furono istituiti in Italia non
pochi regi istituti tecnici, con sezione commerciale-ragioneria
destinata a formare gli allievi nella professione di ragioniere,
principalmente in Italia centro-settentrionale. Furono attivi
in quelle città, come allora Brindisi, in forte sviluppo
industriale che necessitavano di quadri dirigenziali preparati
e competenti e per i quali la preparazione classica diffusa in
Italia per le classi dirigenti non risultava idonea. La nascita
della scuola è collocata nel contesto del grande sviluppo
dell’industria e del terziario, della crescita demografica
e delle trasformazioni dell’assetto urbanistico che si verificarono
a Brindisi negli ultimi decenni dell’Ottocento. In questo
quadro si avvertiva l’opportunità per la città
di sviluppare, in termini quantitativi e qualitativi, la formazione
di addetti al settore commerciale e amministrativo che fossero
provvisti delle specifiche competenze e delle capacità
pratiche rispondenti alle necessità del mondo del lavoro
Non casualmente un contributo importante agli studi nel settore
fu offerto dal brindisino Teodoro d’Ippolito, (1894 –
1977), ordinario di ragioneria generale e applicata in Bocconi,
a Firenze, a Palermo, a Napoli a Bologna e infine a Roma, con
intermezzi in Sud America e in particolare a San Paolo, Buenos
Aires e Montevideo.
Il 1926, il comune di Brindisi avvia l’iter per l’istituzione
di un Regio Istituto Commerciale creato in effetti con R.D. 30
settembre 1926. Nata la provincia di Brindisi il 1927, sarà
questo ente a impegnarsi per la realizzazione di una sede adeguata
con l’utilizzo dell’area in cui era il convento dei
Domenicani adiacente la chiesa del Cristo. Diveniva così
pienamente operativa un’istituzione scolastica, Istituto
tecnico commerciale per effetto della legge 15/06/1931 n. 889,
che riordinava l'istruzione media tecnica, determinante per lo
sviluppo economico e culturale dell’area di Brindisi.
Dopo la guerra cominciò per l’Italia e per Brindisi,
tra speranze, tensioni e fatiche, il periodo della difficile ricostruzione
del paese. Anche per il “Marconi” il ritorno alla
normalità si presentava come un’impresa ardua: con
mezzi finanziari sempre insufficienti a fronteggiare l’inflazione
occorreva riparare i danni e ricostituire l’indispensabile
patrimonio di suppellettili, libri, strumenti, dotazioni didattiche
della scuola. Qui completarono la loro formazione molti profughi
giuliano dalmati; fra questi Antonio Varisco (Zara, 29 maggio
1927 – Roma, 13 luglio 1979) tenente colonnello Comandante
del Reparto Carabinieri Servizi Magistratura, assassinato dalle
Brigate Rosse, medaglia d'oro al valor civile alla memoria
Articolazione dei lavori:
Coordina e introduce i lavori
Antonio Mario Caputo - Società di Storia Patria per
la Puglia
Indirizzi di saluto
Maurizio Bruno - Presidente Provincia di Brindisi
Clara Bianco - Dirigente scolastica IISS Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi,
Brindisi
Fabio Aiello - Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti
ed Esperti Contabili di Brindisi
Interventi e testimonianze
Rosella Apruzzi - Docente IISS Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi,
Brindisi
Domenico Saponaro - Italia Nostra, Brindisi
Maria Ventricelli - Presidente Italia Nostra, Brindisi
Rosanna Maci - Dirigente Scolastica IPSS “MOrvillo Falcone”,
Brindisi
Conclusioni
Giacomo Carito - Società di Storia Patria per la Puglia
Organizzazione
Provincia di Brindisi
In collaborazione con:
Società di Storia Patria per la Puglia. Sezione di Brindisi
Italia Nostra – Sezione di Brindisi