Il 1189, morendo Guglielmo il Buono senza figli,
incurante del giuramento prestato e dei diritti di successione
di Costanza d’Altavilla, una parte della nobiltà
siciliana elesse il conte Tancredi di Lecce nuovo re. Questi poté
imporre il suo dominio solo al prezzo di numerose campagne militari
a danno di nemici interni es esterni. Dopo che una prima spedizione
di conquista di Enrico VI era naufragata il 1191 alle porte di
Napoli, che era stata fortificata, il papato sfruttò il
momento favorevole imponendo a Tancredi, in cambio del proprio
riconoscimento, il concordato di Gravina (1192) che annullava
la posizione privilegiata del re di Sicilia negli affari di carattere
politico-ecclesiastico. Enrico VI, da poco incoronato imperatore,
aveva rivendicato, a giustificazione della campagna militare contro
Tancredi, per la prima volta un antiquum ius imperii come fondamento
giuridico della sua spedizione di conquista contro il regno normanno;
ancor più importante del diritto di successione della moglie
Costanza, il sovrano lo considerava la motivazione decisiva del
suo intervento. Durante il suo regno dovette contrastare le rivendicazioni
anche del re inglese Riccardo Cuor di Leone che, come cognato
di Guglielmo II, accampava diritti sul Regno di Sicilia. Tancredi
tacitò il sovrano inglese con forti somme di denaro e.
cercò di rafforzare la propria posizione facendo sposare
in Brindisi il figlio Ruggero con Irene, figlia dell'imperatore
di Costantinopoli Isacco Angelo. La diplomazia bizantina, favorì
il matrimonio con il chiaro scopo di evitare l’integrazione
del regno di Sicilia nell'impero tedesco.
Scrive con efficace ma non sempre precisa sintesi
Riccardo di San Germano che “Re Tancredi, passando dalla
Sicilia nella Puglia, tenuta una solenne adunanza a Termoli, si
reca nell'Abruzzo, assedia il conte Rinaldo e lo costringe a passare
di nuovo sotto il suo potere; e di qui, recandosi a Brindisi,
dà in sposa la figlia di Isacco, imperatore di Costantinopoli,
cioè Urania, al figlio Ruggero, suo secondogenito. E celebrate
solennemente le nozze a Brindisi e qui coronato re suo figlio,
il soprannominato re se ne tornò in Sicilia trionfante
e glorioso ".
Il riferimento è a Ruggero, nato il 1175,
figlio primogenito di Tancredi d'Altavilla (1139-1194); nominato
duca di Puglia il 1189, per essere designato a successore del
padre, salito al trono in quell'anno. Nell'agosto 1192 nella Cattedrale
di Brindisi sposò Irene Angelo (1180-1208), figlia dell'imperatore
bizantino Isacco II Angelo: in occasione delle nozze il padre
fece restaurare il fonte grande sull’Appia, sui rialti del
seno di ponente del porto di Brindisi, ancor oggi denominata Fontana
Tancredi. Il giovane Ruggero prese in mano le redini del regno,
al fianco del padre ma il 24 dicembre 1193, all'età di
18 anni, morì. Al suo posto Tancredi avrebbe designato
re di Sicilia il figlio minore, Guglielmo, di soli 9 anni. Lo
stesso Tancredi morì poco dopo, il 20 febbraio 1194, affidando
la reggenza alla moglie Sibilla. Condizioni estremamente favorevoli
determinarono perciò il successo del secondo tentativo
di conquista intrapreso da Enrico VI il 1194:; senza incontrare
particolari resistenze, l'imperatore alla fine di novembre fece
il suo ingresso a Palermo e il giorno di Natale fu incoronato
re di Sicilia. Irene Angelo, vedova di Ruggero, fu da lui designata
come moglie del fratello Filippo di Svevia.
Indirizzi di saluto
CORRADO NICOLA DE BERNART
Presidente Rotary Club Brindisi Appia Antica
ANGELA CARLUCCIO
Sindaco di Brindisi
Coordina e introduce i lavori
CRISTIAN GUZZO
Società di Storia Patria per la Puglia. Sezione di Brindisi
Interventi
PAUL ARTHUR, MARISA TINELLI
Università del Salento
Le fortificazioni normanne di Lecce
GIUSEPPE MARZANO
Società di Storia Patria per la Puglia
Un inedito riferimento per il tracciato dell’Appia Traiana
a sud di Brindisi
DARIO STOMATI
Rotary Club Brindisi Appia Antica
Il fonte grande o di Tancredi
Nel corso dell'incontro sarà presentato
il volume L’età normanna in Puglia. Mito e ragione,
Atti del III convegno di studi normanni, Brindisi. Hotel Palazzo
Virgilio, 23 aprile 2015
Organizzazione:
Rotary Club Brindisi Appia Antica,
Società di Storia Patria per la Puglia. Sezione di Brindisi
Patrocinio
Comune di Brindisi