Benedetto XVI definì Brindisi “porta
aperta sul mare” facendo efficace sintesi delle vicende
e degli avvicendamenti culturali che il suo proiettarsi oltre
la terra ha nel tempo determinato. Già luogo d’imbarco
verso il levante per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini,
ieri come oggi, ha un ruolo centrale nel dialogo euromediterraneo;
con lo sguardo rivolto oltre Adriatico, Brindisi costituisce un
grande ponte di comunicazione con altri luoghi e altre culture.Le
luci della città hanno costituito momento di speranza per
quanti, in fuga dagli orrori di conflitti e genocidi, erano in
cerca d’approdo per costruire e determinare nuovi progetti
di vita. Sul piano istituzionale la vocazione all’accoglienza
ha trovato risposta nella localizzazione in città della
base logistica delle Nazioni Unite (UNLB) a sostegno delle sue
operazioni di pace e il deposito del WFP-UNHRD. Il porto, del
resto, è carico di significati simbolici che trovano piena
espressione nella struttura urbana e nelle secolari tradizioni
di una città che ha costruito la sua identità sul
confronto e sul dialogo con quanti si sono affacciati sul Mediterraneo.
La Brigata Amatori Storia e Arte, sezione di Brindisi della Società
di Storia Patria per la Puglia, aderisce al Port Day organizzato
dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico
meridionale,con la realizzazione di videonarrazioni, acquisibili
conQR Codeo scaricabili direttamente dal sito web dell’evento,
riferite alla storia del porto, alla rotta Brindisi-San Giovanni
d’Acri, ai complessi di San Giovanni dei Greci e di San
Francesco dei Minimi, ai palazzi Montenegro e Massa. Si tratta
di una tappa del percorso di sperimentazione che la sezione di
Brindisi va compiendo sull’applicazione delle nuove tecnologie
al lavoro storico, propedeutico all'avvio della History Digital
Library.
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