Per iniziativa della Presidenza della Deputazione
lucana, alla quale hanno aderito Marche, Puglia, Calabria e Abruzzo,
la Commissione della Giunta Centrale per gli Studi Storici ha
approvato il progetto di ricerca “Tra riformismo carolino
e riforme di età napoleonica”, inteso come prosecuzione
del precedente su “Tra Napoli e le province. La stretta
via del riformismo. Il Mezzogiorno d’Italia nell’età
di Carlo III” (Sessione di Brindisi, 15 dicembre 2017).
Si tratta di un impegno organizzativo e culturale da sviluppare
nell’arco di tre anni nel cui ambito si colloca il seminario
di studi “Dal riformismo carolino alle riforme di età
napoleonica. La Terra di Brindisi fra XIX e XX secolo”.
L’azione riformatrice in Terra di Brindisi, come nel resto
della Puglia e del regno di Napoli, fu inaugurata dal re Carlo
III di Borbone, preoccupato per le condizioni arretratezza di
vaste aree del Mezzogiorno. Le devastazioni provocate dalle guerre
di successione, unite alle necessità finanziarie della
monarchia, avevano gettato la popolazione di Terra di Brindisi,
sia nelle campagne che nelle città, in una situazione di
grave crisi economica. In questo clima difficile, qualsiasi progetto
di riorganizzazione e razionalizzazione dell’amministrazione
risultò per anni di difficile attuazione. Basti ricordare,
a titolo di esempio, il più ambizioso progetto intrapreso
dalla monarchia borbonica ovvero quello di un nuovo catasto capace
di censire con precisione le proprietà fondiarie. Ostacolavano
l’azione del governo centrale l’ampia autonomia decisionale
di cui godevano i parlamenti cittadini e il rispetto dei privilegi
della nobiltà e del clero. Solo tenendo conto di queste
resistenze di base si può comprendere la radicalità
e l’importanza del nuovo riformismo che caratterizzerà
la seconda metà del secolo del XVIII secolo, movimento
di innovazione che sarà promosso da Napoli ma che troverà
favorevole accoglienza in una nuova generazione di intellettuali.
PROGRAMMA
Giovanni Membola - Brigata Amatori Storia
e Arte, Brindisi
Giovan Battista De Cesari, Francesco Boccheciampe
e la farsa del principe ereditario
Ilaria Pecoraro - Società di Storia
Patria per la Puglia
Renovatio urbis in Ostuni: dal progetto della terza
cinta muraria aragonese agli sventramenti ottocenteschi
Gianfranco Perri - Brigata Amatori Storia
e Arte, Brindisi
Al centro di un conflitto. Brindisi dal 1799 al 1801
Maria A. Ventricelli - Direttrice dell’Archivio
di Stato di Brindisi
Le fonti documentarie dei periodi carolino e napoleonico
conservate nell'Archivio di Stato di Brindisi
Antonio Mario Caputo - Società di
Storia Patria per la Puglia
Teodoro Monticelli (1759- 1845) e la Società Patriottica
Napoletana
Giuseppe Maddalena Capiferro - Società
di Storia Patria per la Puglia
La prigionia in Brindisi del generale Alexandre Dumas
Giuseppe Marella - Società di Storia
Patria per la Puglia
La città di Brindisi fra XVIII e XIX secolo
nelle relazioni di viaggio del Grand Tour
Giacomo Carito - Società di Storia
Patria per la Puglia
Dinamiche del riformismo in periferia. Il caso di
Brindisi.
Coordina e introduce i lavori
Domenico Urgesi - Società di Storia
Patria per la Puglia
La sezione di Brindisi offrirà un proprio contributo alla
sessione nazionale di Potenza attraverso i seguenti apporti di
studio:
Ettore Catalano - Professore Onorario. Università
del Salento
Francesco Milizia e il suo Trattato completo, formale
e materiale del Teatro del 1771
Teodoro De Giorgio - Università del
Salento
«Istillare a tutta la nazione il buon gusto»: il valore
civile della bellezza nel “Dell’arte di vedere nelle
belle arti del disegno” di Francesco Milizia
Benedetto Ligorio - Università La
Sapienza, Roma
La diaspora degli ebrei pugliesi nel Mediterraneo
Organizzazione:
Società di Storia Patria per la Puglia. Sezione di Brindisi
History Digital Library, Brindisi
Adesioni
Associazione Vola Alto, Brindisi
In_Chiostri, Brindisi
Medieval Fest, Brindisi