Organizzazione
Fondazione “Di Giulio”
Patrocini
Società di Storia Patria per la Puglia
Introduzione
Raffaella Argentieri - Presidente Fondazione
“Di Giulio”
Interventi
Giacomo Carito - Società di Storia Patria
per la Puglia
Giuseppe Marella - Società di Storia
Patria per la Puglia
Durante il medioevo, forte era la motivazione
a recarsi nei sacri luoghi; ci si recava nella culla della cristianità
a visitare la tomba di San Pietro per proseguire ben spesso verso
Gerusalemme. Si trattava di un percorso di rinascita spirituale,
non privo di pericoli, che doveva compiersi come esperienza unica.
Fedeli, mercanti, guerrieri ripercorrevano le antiche strade consolari
romane per giungere ai porti pugliesi, in particolare a Brindisi,
ove trovare imbarco verso Terra Santa. Si trattava dell’itinerario,
la via Francigena, che in Puglia ricalcava in gran parte il tracciato
della via Appia Traiana. Sigerico, arcivescovo di Canterbury,
nel 990 descrisse al ritorno da Roma il suo pellegrinaggio nel
famoso Itinerarium, documento fondamentale per comprendere come
il viaggiare fosse, in primo luogo, ricerca di sé; alla
Francigena qui descritta, ponte di collegamento fra Canterbury
a Roma, occorre aggiungere il prolungamento verso sud lungo un
percorso che per Benevento e Canosa conduceva agli scali portuali
di Puglia fra i quali primeggiava Brindisi. Ramón Muntaner
(1265-1326), nella sua Crònica Catalana, riassume e definisce
efficacemente il ruolo di Brindisi e del suo porto nel medioevo:
"Le navi che li passano l'inverno iniziano a caricare in
primavera per raggiungere Acri, portando pellegrini, olio, vino
assieme a ogni sorte di granaglie e di frumento. Sicuramente è
il posto meglio attrezzato per il passaggio al di là del
mare fra quelli in possesso dei cristiani, situato in una terra
fertile che produce in abbondanza, oltre ad essere prossimo a
Roma; possiede il porto migliore del mondo, tanto che le case
giungono sino al mare". Brindisi si colloca a giusto titolo
come snodo fondamentale di un itinerario di grande suggestione
che comprende edifici nati a servizio della francigena come ospedali,
chiese, abbazie, depositi di cereali e grandi strutture di produzione
agraria e pastorale.
Brindisi è inserita ufficialmente dall’Istituto
Europeo degli Itinerari Culturali nell’itinerario della
via Francigena, oggi candidata a Patrimonio UNESCO col fine di
rafforzare il dialogo interculturale: un progetto europeo capace
di unire sempre di più le diversità, da rilanciare
nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, con “l’obiettivo
di incoraggiare il maggior numero di persone a scoprire e lasciarsi
coinvolgere dal patrimonio culturale dell’Europa e rafforzare
il senso di appartenenza a un comune spazio europeo con il motto-
Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro –
“.