Lunedì 18 marzo 2019
II incontro di studio sulla storia della chiesa locale
Brindisi, Chiesa di San Paolo Eremita.Inizio ore 18.00
San
Giuseppe santo di primavera
Storia, tradizione, folkore, credenze popolari e filastrocche
San Giuseppe, secondo il Nuovo Testamento,
è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù.
In Matteo 13,55 la professione di Giuseppe è indicata quando
si dice che Gesù era figlio di un téktón.
Si tratta di un titolo generico usato per operatori impegnati
in attività economiche legate all'edilizia. Accanto alla
traduzione accettata dalla maggior parte dagli studiosi di téktón
come carpentiere, si è anche accostata quella di scalpellino.
In Sicilia e nel Salento sono diffuse le “Tavole di San
Giuseppe”: la sera del 18 marzo le famiglie che intendono
assolvere un voto o esprimere una particolare devozione al santo
allestiscono in casa un tavolo su cui troneggia un'immagine del
santo e sul quale sono poste paste, verdure, pesci freschi, uova,
dolci, frutta, vino. Invitati a mensa sono mendicanti, familiari
e amici e tre bambini poveri rappresentanti la Santa Famiglia.
Si riceve il cibo con devozione e spesso recitando preghiere,
mentre tredici bambine con in testa una coroncina di fiori, le
“tredici verginelle”, cantano e recitano poesie in
onore di san Giuseppe.
A Gela la tradizione vuole che chi intenda far voto debba, mesi
prima, bussare in ogni porta della cittadina e chiedere qualcosa
da donare al povero in nome di san Giuseppe. Nelle proprie abitazioni
si allestiscono grandi altari con strutture in legno, adornati
con bianchelenzuola ricamate. All'interno si può trovare
di tutto: dal pane alla pasta, dal vino ai liquori. La Cena di
San Giuseppeè aperta al pubblico il mezzogiorno del 18
marzo; il 19 tre persone bisognose d'aiuto, in rappresentanza
della Sacra Famiglia, si siedono intorno alla tavola imbandita
ed è servita a loro la cena. Successivamente è divisa
tra loro tutta la spesa, donata e acquistata grazie alle donazioni
dei devoti. Talvolta è un intero quartiere ad allestire
le tavole all'aperto.
Alimento tradizionale di questa festa è la frittura, nota
con il nome di frittellea Firenze e a Roma, zeppole a Napoli e
in Puglia, sfincie a Palermo.Nel nord Italia, in particolaresia
nella zona cosiddetta delle quattro province (Piacenza, Pavia,
Genova e Alessandria) che nella Val Trebbia è uso preparare
le frittelle di San Giuseppe (in dialetto farsò) da consumarsi
nella festa che si conclude con un grande falò che propizia
la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Nell'Italia centrale
è tipica la preparazione di bignè fritti e ripieni
di crema o ricotta. Nel Mezzogiorno e nelle pasticcerie di tradizione
napoletana è usanza cuocere al forno o friggere in padella
grosse ciambelle decorate esternamente con crema pasticcera e
marmellata di amarene, note come zeppole.
Molto di frequente la festa è associata all'accensione
di falò. A Mattinata in provincia di Foggia in occasione
della festa di san Giuseppe fino a dieci anni fa si accendevano
falò in tutti i rioni e dal 2000 un unico grande falò
sul sagrato della chiesa abbaziale di Santa Maria della Luce.
Anche a Serracapriola continua la tradizione dei falò di
San Giuseppe. Ogni anno, ragazzi e adulti, raccolgono dai campi
i rami residui dalla potatura degli olivi secolari, per formare
alte pire da accendere la sera della festività del Santo
allorché i più temerari si cimentano nel "salto
del falò" a testimoniare coraggio e sprezzo del pericolo.
A partire dal secolo XV san Giuseppe è dipinto per lo più
come uomo anziano e barbuto. Accanto alla verga fiorita appaiono,
come attributi di Giuseppe, il bastone del viandante, gli strumenti
del falegname e il giglio, simbolo di purezza. In Italia s'impone
la tipologia della Sacra Famiglia che nel barocco è vista
anche come Trinità Terrestre.
PROGRAMMA
INDIRIZZI DI SALUTO
Rev. d. Mimmo Roma
INTERVENTI
ANTONIO MARIO CAPUTO - Cattedra Laurenziana, Brindisi
GIACOMO CARITO - Centro Studi per la storia dell’arcidiocesi
di Brindisi - Ostuni
ORGANIZZAZIONE
Unità pastorale del centro storico di Brindisi
Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Brindisi