Venerdì 8 novembre. Inizio
ore 18.00. Brindisi, History Digital Library
(Casa del Turista, lungomare Regina Margherita, 44)
XXII Colloquio Laurenziano
San
Lorenzo da Brindisi.
Riflessioni sui temi della misericordia e della sacra numerologia
Indirizzi di saluto
S. E. Mons. Domenico Caliandro - Arcivescovo di Brindisi-Ostuni
S.E. Dr. Umberto Guidato - Prefetto di Brindisi
Ing. Riccardo Rossi - Sindaco di Brindisi
Dr.ssa Aloisia Lamberti - Presidente Convegni di cultura Maria
Cristina di Savoia
Interventi
Antonio Mario Caputo - Cattedra
Laurenziana
Il tema della misericordia in san Lorenzo da Brindisi
La virtù della misericordia in San Lorenzo da Brindisi
è un attributo direttamente collegato all'amore verso il
Prossimo che induce a desiderare e a procurare il bene altrui.
Antonio Caputo tratterà la poliedrica figura del nostro
più illustre concittadino, quale San Lorenzo, misericordioso,
capace di apportare sollievo ai mali dell'uomo quando questi è
afflitto da ignoranza, errore, peccato, malattia e povertà.
Giacomo Carito - Cattedra Laurenziana
Numerologia. Dalle interpretazioni precristiane ed
ebraiche al De numeris amorosis di san Lorenzo da Brindisi
La numerologia è lo studio della possibile relazione mistica
o esoterica tra i numeri e le caratteristiche o le azioni di oggetti
fisici ed esseri viventi. La pratica ha radici storiche molto
antiche, che nascono dall’osservazione del legame che esiste
tra i numeri e i fenomeni naturali: Pitagora (575-490 a.C.) fu
il primo a sostenere che la natura ultima della realtà
fosse la matematica. Analogamente a quanto accadde per l’astronomia
e l’astrologia, le teorie pitagoriche viaggiavano su due
binari: quello matematico, per cui il mondo poteva essere compreso
attraverso i numeri, diventerà una delle basi dell’attuale
metodo scientifico; quello numerologico e mistico, che dava ai
numeri poteri magici e significati esoterici. Queste idee furono
riprese nei secoli successivi, mescolandole ad altre tradizioni
analoghe, come la Qabbaláh ebraica: si inizio così
ad associare i numeri alle lettere dell’alfabeto, ai pianeti
del sistema solare, e ad ogni altro aspetto della vita. Anche
chi non ha una grande assuefazione coi testi sacri sa che essi
sono costellati di numeri che spesso non devono essere computati
quantitativamente, ma valutati qualitativamente, cioè come
simboli. Così, che la creazione dell’universo sia
dalla Genesi distribuita nei sette giorni della settimana, destinata
ad avere il suo apice nel sabato liturgico, è legato al
fatto che il sette è un segno di pienezza e perfezione,
naturalmente coi suoi multipli. In questa luce si comprende perché
si scelgano nell’Apocalisse sette chiese, perché
Gesù ci ammonisca di perdonare non solo sette volte, ma
settanta volte sette, perché l’oro puro sia «raffinato
sette volte», come si dice nel Salmo 12,7, perché
settanta siano gli anziani del «senato» costituito
da Mosè, settanta i discepoli inviati in missione da Gesù,
settanta siano gli anni dell’esilio babilonese e settanta
settimane d’anni scandiscano l’avvento finale del
regno messianico, secondo il libro di Daniele (9, 24). San Lorenzo
tratta nel De numeris amorosis della numerologia biblica utilizzando,
al riguardo, anche fonti ebraiche.
Organizzazione:
Comune di Brindisi
Convegni di cultura Maria Cristina di Savoia
Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Cattedra Laurenziana
Società di Storia Patria per la Puglia. Sezione di Brindisi
History Digital Library, Brindisi