Lunedì 12 giugno 2017.
Ore 18.30. Accoglienza ore 18.15.
Sala Convegni dell’Hotel Palazzo Virgilio, Brindisi
Storie della nostra storia
VIII Movimento
Dall'essere per le cose all'essere
oltre le cose
Presentazione del volume
di Antonio Luigi Palmisano "Antropologia post globale"
Emanuele Amoruso dialoga con Antonio Luigi Palmisano
autore di Antropologia post globale (Pensa editore, 2017). Precederanno
gli indirizzi di saluto di Corrado Nicola De Bernart, Presidente
del Rotary Club Brindisi Appia Antica e Anna Cinti, presidente
dell’associazione culturale Arte Antica e Contemporanea
“Le Colonne”. Coordina e introduce i lavori Giacomo
Carito della Società di Storia Patria per la Puglia.
Negli ultimi decenni l’antropologia ha vissuto un exploit
mediatico e di pubblico che ha visto la sua diffusione al di fuori
degli ambienti accademici e degli istituti di ricerca. All’interesse
crescente per gli esiti delle ricerche, e per quanto la riflessione
è stata in grado di fornire, non ha corrisposto tuttavia
una considerazione della stessa disciplina all’interno dei
processi decisionali a livello globale: l’antropologia è
stata sentita, ma non ascoltata. Se poi è costantemente
aumentato il numero degli antropologi di professione dagli anni
‘40 a oggi, è pur vero che è diminuita la
produzione teorica e, soprattutto, proprio negli stessi decenni
del suo crescente successo, si è affievolito il dibattito
teorico: l’antropologia non ha approfondito il proprio pensiero
su se stessa e sulla sua relazione con il mondo. Ultimamente gli
antropologi sembrano volere riprendere questa riflessione, ponendosi
questioni come “The end of anthropology?” e tentando
risposte a proposito della qualificazione attuale dell’antropologia
e del suo futuro. Senza cadere in una impasse storicistica di
tipo hegeliano, che porterebbe a parlare di «la fine dell’antropologia»
e abbandonando ogni determinismo, Palmisano opera un cambiamento
di paradigma, rimettendo in causa la concezione generale relativa
all’antropologia che anima un “consenso molle”,
poco esigente sul piano teorico e decisamente pigro nel suo procedere.
L’idea forte dell’autore è quella di porre
fin dall’inizio il problema in termini filosofici, poggiando
su un’analisi profonda e originale del Da-Sein heideggeriano,
nel contesto di una prospettiva antropologica, realizzando un’articolazione
molto feconda, per quanto raramente osservata, fra filosofia dell’Essere
e pratiche antropologiche.
Antonio Luigi Palmisano, antropologo, ha lavorato come ricercatore
e docente presso diverse Università italiane e straniere
e svolto pluriennali ricerche sul terreno in Europa, Africa, Asia
e America del Sud. In particolare si è occupato di società
segmentarie, rapporti interetnici e processi di soluzione dei
conflitti, forme della rappresentazione e teoria dell’antropologia.
Ha pubblicato numerosi saggi e articoli e svolto consulenze per
varie agenzie internazionali. Attualmente insegna presso l’Università
del Salento.