La lunga via dei pellegrini
aveva uno snodo di eccezionale importanza nello scalo portuale
di Brindisi, il principale per quanti si dirigessero verso oriente.
“Caput terrarum maritimarum Apuliae” è definita
la città da Federico II e nel mappamondo di Hyggeden del
1360 si afferma: “Apulia, cujus metropolis est Brundision,
per istam navigatur in terram sanctam”. Il viaggio, nella
sua dimensione spirituale evoca, come ha scritto Monica D'Atti
, “Passi nella polvere, impronte di un cammino, traccia
di un pensiero, di un sogno, di una meta da raggiungere. La nostra
vita, il nostro pellegrinaggio su questa terra, lo splendido gioco
del cercare l'orizzonte lontano che nasconde la luce dell'alba
e del tramonto, del Dio che è venuto e che verrà.
Cosa cerchiamo al momento della nostra partenza, quale forza muove
i nostri passi, quali spalle sostengono il nostro zaino? Infinite
strade ci portano sulla strada, infinite immagini e il desiderio
di trovare, finalmente.
Il desiderio di trovare, la curiosità della strada, la
tensione verso qualcosa che si può trovare lungo il cammino
è insita in ogni viaggio”. Come nell'esperienza del
labirinto, che nella simbologia cristiana rappresenta l'iter sacro,
il pellegrino si trova in una dimensione difficile, faticosa,
pericolosa ma circoscritta e con un centro a quale tendere. Il
suo andare, comunque costellato di errori e passi falsi, lo porta
a cercare e conquistare quel centro che lui sa esistere; quello
stesso centro che nelle spire del labirinto sembra a volte essere
vicino e prossimo al raggiungimento e poi scompare dietro un'altra
piega. Ma il pellegrino sa che alla fine arriverà. L'esperienza
non sta in quello su cui ha camminato, ma in quello che ha imparato.
La sua strada, se ha come meta Gerusalemme, lo condurrà
a Brindisi ove nella chiesa del Santo Sepolcro ha già una
viva immagine dei luoghi santi;aandare in Terra Santa significa
cercare l’incontro col Cristo lì dove le pietre parlano
della sua storia. Un iter peregrinorum ha bisogno di una struttura
ospitaliera di sostegno. Il pellegrino aveva bisogno di appoggiarsi
a un sistema assistenziale; nasce, lungo quelle che andiamo delineando
come vie di pellegrinaggio, una rete articolata di strutture che
accoglievano, curavano e orientavano il viandante. Questi luoghi
di assistenza si trovano lungo le principali strade medievali
e costituiscono il fattore più sicuro per determinare l’uso
peregrinatorio di una strada. Si infittiscono, non casualmente,
nell’area di Brindisi ove erano tutti i grandi ordini monastico-cavallereschi.
Basterà qui ricordare quelli di San Giovanni, del Tempio,
di San Lazzaro, dei Teutonici, del Santo Sepolcro ciascuno con
le proprie case, chiese, ospedali, naviglio.
PROGRAMMA
Indirizzi di saluto
MARCO BENVENUTO
Presidente Rotary Club Brindisi Appia Antica
GIACOMO CARITO
Vicepresidente della Società di Storia Patria per la Puglia
PROLUSIONE
CRISTIAN GUZZO
Società di Storia Patria per la Puglia
Reminiscenze vichinghe nell’Italia meridionale agli
albori del secolo XI
INTERVENTI
LORENZA VANTAGGIATO
Società di Storia Patria per la Puglia
Pellegrinaggi giudiziari dalla Fiandra alla Puglia.
MARCO LEO IMPERIALE, PATRICIA
CAPRINO
Università del Salento
Ceramiche d'importazione in Brindisi e nella Puglia meridionale
normanno-sveva
LUIGI OLIVA
Dottore di ricerca – Università del Salento
L'ospitalità a Taranto in età normanna. Il caso
di Santa Maria della Giustizia
CONCLUSIONI
DARIO STOMATI
Rotary Club Brindisi Appia Antica
COORDINA E INTRODUCE I LAVORI
GIUSEPPE MADDALENA CAPIFERRO
Società di Storia Patria per la Puglia
ORGANIZZAZIONE
Società di Storia Patria per la Puglia – Sezione
di Brindisi
Rotary Club Brindisi Appia Antica
PATROCINIO
Amministrazione Provinciale di Brindisi