I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali
domestici,
la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo
chiuso in uno specchio;
di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà,
l’imprevedibilità.
Jean-Paul Sartre
Due giorni tra libri, gusti e storie per
raccontare la città, far vivere testi, parole, narrazioni
e gusti. Muovere i sensi attraverso l’appuntamento con
libri, dibattiti, film, mostre, musiche e performances teatrali.
Organizzato dalle associazioni «diecieventotto - Manifesto
della Cultura» e «Società di Storia Patria»,
si avvale della collaborazione dell’Amministrazione
comunale di Brindisi e si svolgerà tra il chiostro
di San Benedetto e quello delle Scuole Pie.
Giovedì 6 è prevista per i bambini un’attività
mattutina presso il Museo Archeologico "Francesco Ribezzo
(piazza Duomo, Brindisi). Nel pomeriggio, nel chiostro dell'ex
secentesco convento delle Scuole Pie (via Giovanni Tarantini,
Brindisi) si susseguiranno varie presentazioni di libri con
letture e racconti di viaggi con proiezioni. Di particolare
suggestione sarà la «visita e meditazioni»
nel silenzio del medievale chiostro di San Benedetto con la
performance delle partecipanti al laboratorio teatrale di
Sara Bevilacqua.
Venerdì 7 al mattino presso l’Istituto Majorana
un racconto su Bodini e il Salento vedrà letture poetiche
degli studenti. Nel pomeriggio nel chiostro dell'ex convento
delle Scuole Pie si svolgerà un interessante dibattito,
con autorevoli partecipanti, sulla funzione della cultura,
nelle varie articolazioni, come risorsa per la città.
Seguirà la proiezione del film Il paese dove gli alberi
volano, un film di Davide Barletti e Jacopo Quadri, sul nostro
concittadino Eugenio Barba e l’Odin Teatret, presentato
al Festival del Cinema di Venezia del 2015.
A Holstebro, cittadina della Danimarca dove ha sede, l’Odin
Teatret si prepara a festeggiare i 50 anni di attività.
Per l’occasione il suo fondatore ed anima Eugenio Barba
ha fatto arrivare da Kenia, Brasile, India, Bali ed Europa
diverse compagnie teatrali formate in maggior parte da giovani.
Non è facile trasferire sullo schermo e trasmettere
al pubblico di una sala cinematografica il senso profondo,
lo spirito che anima chi fa teatro. L’operazione si
rivela ancora più complessa se si tratta di cogliere
l’essenza di una realtà come l’Odin Teatret
che ha fatto della ricerca (quella vera non quella spacciata
come tale da un numero sempre troppo elevato di teatranti)
la propria ragione di vita e della passione nei confronti
di quei due misteri che sono l’Amore e la Morte una
modalità di comunicazione. Barletti e Quadri ci sono
riusciti senza retorica, comunicando il senso della festa
e non quello della celebrazione.
«In_Chiostri» si concluderà alle 21 con
un incontro tra valenti musicisti concittadini e il contributo
della «rete alla promozione musicale».