In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo
è per l’uomo un viaggio simbolico.
Ovunque vada è la propria anima che sta cercando.
Per questo l’uomo deve poter viaggiare.
Andrej Tarkowsky
Lunedì 26 settembre 2016, con inizio
alle ore 18.00, nella chiesa di San Benedetto in Brindisi
(g.c.), si avrà il II Incontro di studio sugli Itinerari
medievali di pellegrinaggio con riferimento particolare al
tema Da Brindisi a Gerusalemme. Ne discuteranno Giacomo Carito,
vicepresidente della Società di Storia Patria per la
Puglia, Anna Cinti, Presidente Associazione Le Colonne, e
Giuseppe Marella del Viator Studies Center - Research and
Development of Vie Francigene and Historical Routes - Università
del Salento. I lavori, introdotti e coordinati da Giuseppe
Rollo della sezione di Brindisi della Società di Storia
Patria per la Puglia, saranno aperti dagli indirizzi di saluto
delle autorità e dei responsabili del Club per l'Unesco
di Brindisi e della Società di Storia Patria per la
Puglia, Sezione di Brindisi, sodalizi promotori e organizzatori.
L'Italia è meta, per essere sede del romano pontefice,
di chi fa della fede una ragione di vita e di chi vuole conoscere
alle radici un mondo che ha saputo creare arte, architetture
e oggetti di inestimabile valore. Le mete più frequentate,
già a partire dal IV secolo, sono la Terrasanta, cioè
i luoghi della vita e della morte di Gesù Cristo e
Roma, sacra per la tomba di san Pietro. Poi, col IX secolo,
acquista sempre più importanza il santuario di San
Jacopo di Compostela, nella Spagna nord-occidentale, città
sorta attorno al sepolcro dell’apostolo Giacomo. In
Puglia il cammino della Via Francigena attraversa per intero
il territorio regionale, dai Monti Dauni nell'Appennino settentrionale
per giungere fino a Brindisi, principale città di imbarco
per Gerusalemme, con un itinerario principale che conduce
a Monte Sant'Angelo per scendere lungo la costa e una dorsale
interna. Con deliberazione della giunta regionale pugliese
del I luglio 2013, n. 1174 si è avuta la formale approvazione
del tracciato del percorso che la Regione Puglia ha inoltrato
all'Istituto Europeo degli Itinerari Culturali per ottenere
il riconoscimento dalConsiglio d'Europa.
Il provvedimento regionale riafferma come nella storia della
Puglia e del suo territorio abbiano assunto un ruolo importantissimo
le Vie di fede, lungo le quali per secoli si sono svolti pellegrinaggi
di natura religiosa, in parte orientati a raggiungere i principali
luoghi di culto del nostro territorio, in parte volti ad attraversarlo
per raggiungere come meta finale Gerusalemme. Possiamo immaginare
sulle banchine del porto di Brindisi i pellegrini rivestiti
delle loro antiche armi simboliche: il bordone e il bastone,
la bonaccia e la bisaccia, il mantello e il cappello, la conchiglia
di Saint-Jacques che richiude sul petto le cappe sante. Peregrini
sono “quelli che vanno oltre il campo” (per agrum),
gli oltrepassanti, i transeunti. E Ultreia!,“più
lontano”, è da sempre il loro motto. Passando
attraverso gli ostacoli naturali e le insidie del lungo viaggio,
gli uomini del medioevo si fanno pellegrini per purificarsi
e meritare il cospetto di Dio.
Questi cammini tuttora rappresentano un importantissimo riferimento,
sia per la storia culturale della Puglia e le caratteristiche
del suo paesaggio, sia dal punto di vista turistico, anche
in considerazione del grande rilievo che stanno assumendo
la mobilità lenta e il turismo spirituale.
La Regione Puglia, che ha aderito alla Associazione Europea
Vie Francigene (di seguito AEVF), Rete Portante del Consiglio
d’Europa, e che ne detiene la Vicepresidenza ha ritenuto
di dover collaborare con il Consiglio d’Europa nell’auspicabile
obiettivo di ottenere il riconoscimento del tratto pugliese
della Via Francigena nel Sud. AEVF propone che vi sia una
sola Via Francigena europea, che colleghi Canterbury, ma anche
Santiago e Stade, a Montefiascone, per poi dirigersi a Roma
e Gerusalemme, e indica la necessità di provvedere
ad un’ampia rappresentanza delle nuove “aree strada”
coinvolte dall’allargamento dell’Itinerario Culturale
Europeo: a ovest verso Santiago, a nord verso Stade ed a sud
di Roma, verso Gerusalemme. Per il tratto sud, in particolare,
indica la Regione Puglia come “motore di sviluppo”
e come “capofila” dell’istanza di riconoscimento
al Consiglio d’Europa. La Regione ha definito un tracciato
che si snoda attraverso le seguenti località: Celle
San Vito - Troia - Lucera - San Severo - San Marco in Lamis
- San Giovanni Rotondo - Monte Sant’Angelo - Manfredonia
- Barletta - Bisceglie - Molfetta - Giovinazzo - Bari - Mola
- Monopoli - Torre Canne - Torre Sabina - Brindisi.
Terra di pellegrinaggi, la Puglia è disseminata di
luoghi di devozione e di culto; rappresenta essa una meta
unica e obbligata per coloro che vogliono percorrere le strade
della fede, quali la via Francigena. Il tragitto rappresentava
in sé un atto di penitenza, simbolicamente e materialmente
consegnava il pellegrino nelle mani di Dio. Ha scritto Henri
Engelmann: "Il pellegrinaggio è una forma eminente
di preghiera e vale a colui che lo compie grazie eccezionali:
nel Giudizio Universale di Autun, i morti escono nudi dalla
tomba ad eccezione di due pellegrini il cui tascapane è
contrassegnato sia dalla Croce di Terra Santa che dalla conchiglia
di San Giacomo. L'idea evidente dello scultore è che
sotto la protezione di simili emblemi si può tranquillamente
affrontare il giudizio di Dio"
Fotogallery
- clicca per ingrandire le immagini (ph. Mario
Carlucci) |
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Angela Carluccio |
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