Nel primo semestre del 2010
è stata data nuova veste, nella parrocchiale
di San Vito Martire in Brindisi, alla cappella
del Santissimo, luogo particolare di contemplazione
e adorazione Si tratta di un ideale completamento
dell’intervento di ristrutturazione della
chiesa, progettata cinquant’anni fa dall’arch.
Giovanni Campos Venuti di Roma, iniziato nel 1998
e che, protrattosi per circa due anni, si era
reso necessario per l’adeguamento della
struttura ecclesiale allo sviluppo del quartiere
cui inerisce.
La cappella, illuminata da finestre policrome,
fino a qualche tempo fa presentava il tabernacolo
inserito in una colonna lignea incisa a “lingue
di fiamme” con riferimento alla colonna
di fuoco che guidava il popolo ebraico nel deserto.
Il nuovo progetto sviluppa il tema della continuità
in un luogo di sosta dove la presenza del Signore
rimanda al dono pasquale che Lui fa di se stesso:
una comunione spirituale che continua quella eucaristica.
Le norme liturgiche raccomandano che la riserva
eucaristica sia collocata in un luogo dignitoso
della chiesa, ben visibile architettonicamente,
ornato decorosamente, adatto alla preghiera silenziosa
dei fedeli e però strutturalmente unito
con la chiesa. A tali esigenze ha risposto lo
studio “Lorusso & Rubino Architetti
S.n.c.” di Ostuni, sotto la supervisione
e la guida del parroco don Giuseppe Apruzzi e
dei suoi primi collaboratori don Giancosimo De
Prezzo e don Piero Calamo, avanzando un’ipotesi
progettuale che prevede una semplice macchina
d’altare costituita da archi convergenti
verso il tabernacolo.
L’armonia progettuale delle linee è
garantita delle tonalità del bianco dell’altare,
della pietra leccese e delle panche che padroneggia
la sala e focalizza l’attenzione verso la
riserva eucaristica mediante un’opportuna
illuminazione diretta e indiretta a seconda dei
momenti di preghiera che si vogliono vivere.
Non
è consentito l'utilizzo non autorizzato
delle immagini e dei testi.
|