Opera: Statua Lignea
Soggetto: Madonna del Rosario con Bambino
Autore: Ignoto
Epoca: XVIII – XIX secolo
Provenienza: Chiesa dell’Annunziata
Mesagne
Tecnica d'esecuzione
La statua della Madonna ha un’altezza complessiva
di cm 170 circa.
Il trespolo è realizzato con legno di abete
ed ha un’altezza di cm 89.
I due ovali che compongono il trespolo hanno uno
spessore di cm 2, ed un’ampiezza massima,
rispettivamente di cm 73 e di cm 39.
I listelli di legno che compongono la gabbia sono
spessi cm 1,5 e larghi cm 10 alla base e 5 nella
parte superiore.
Il Bambino ha un’altezza di cm 60 ed è
completamente pigmentato.
La pigmentazione è a base oleosa
Precedenti interventi di
restauro
Le statue risultano completamente ridipinte.
La Madonna si presenta con diversi strati sovrapposti
di ridipinture, questo si evince da alcune scheggiature,
dalle quali si intravedono gli strati sottostanti.
La testa della Madonna è stata rimodellata,
quindi modificata nelle proporzioni con materiale
cellulosico, in effetti, la parte frontale risulta
eccessivamente ampia, probabilmente al fine di
accogliere più agevolmente la corona.
Le mani sono fissate all'avambraccio tramite una
capsula di forma cilindrica, sempre lignea che
si incastra a pressione.
Le dita rotte in più parti, e ricollocate
con bendaggi incollati con colla e pezzi di cellulosa
tanto da unirle completamente.
Il palmo della mano risulta forato al fine di
poter accogliere il perno fissato
nel piede del bambinello.
La mano sinistra ha la rottura del dito mignolo,
ed è tenuta insieme da carta collata.
Il trespolo già sostituito in passato è
alquanto instabile e completamente tinteggiato
di colore grigio; la base risulta forata in più
punti per poter essere fissata su altro supporto
durante le processioni.
Stato di conservazione prima
del restauro
L'opera risulta completamente rimaneggiata, sia
dal punto di vista strutturale, sia per quanto
riguarda la colorazione.
Vi è in atto un abbondante attacco di insetti
xilofagi i quali stanno degradando la struttura
lignea.
Le ridipinture ricoprono le parti originali.
L'opera è realizzata in legno di essenza
di latifoglia.
E' composta dal busto sormontato da una testa
policroma, quest'ultima è fissata con chiodi
coperti da stuccature.
Le braccia hanno delle articolazioni snodabili
a puleggia, fissati al gomito con chiodi ribattuti.
Il busto è completamente imbottito con
capoc ricoperto con garza di cotone come contenitivo,
per esaltare le forme materne della statua.
Il busto è ancorato al trespolo tramite
quattro ganci ad anelli, fissati nel trespolo.
Il trespolo come già sottolineato in precedenza
è un elaborato successivo ed è completamente
attaccato da insetti xilofagi.
Intervento di restauro
All'analisi a luce VIS e a luce UV sono ben visibili
le ridipinture
Tutte le parti sono state trattate con sostanze
antitarlo al fine di disinfettare e prevenire
un nuovo attacco di insetti xilofagi.
Il trespolo è stato sostituito con uno
nuovo per garantire una buona stabilità
trattandosi di una statua processionale.
Sono stati effettuati consolidamenti localizzati
a base di colletta di coniglio data con siringhe
per ristabilire l'adesione degli strati pittorici
originali.
La rimozione delle ridipinture è stata
effettuata meccanicamente a bisturi e in alcuni
punti particolarmente tenaci si è utilizzato
una miscela di solventi in supportante, (resin-soap)
utile ad ammorbidire e rimuovere la ridipinture
senza intaccare gli strati originali.
Il risarcimento delle lacune è stato realizzato
con una stuccatura a base di gesso e colla, le
stesse sono state livellate mediante bisturi.
Le stuccature sono state colorate con basi a tempera.
Il restauro estetico è stato effettuato
con colori a vernice.
La verniciatura finale come protettivo è
stata data con nebulizzatore.
Rita Raffaela
Cavaliere
Restauro Recupero Conservazione Dipinti e Opere
d’Arte
Laboratorio, via Carovigno 47 – 72019 S.Vito
dei Normanni (BR)
Le immagini
dell'intervento di restauro |
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