.:. I VESCOVI DELL'ARCIDIOCESI

I Vescovi di Brindisi

Brindisi è stata fra le prime città dell'occidente ad accogliere il messaggio evangelico. Collocata nel cuore del Mediterraneo, era il luogo d'imbarco verso l'oriente per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini. Lo stesso Pietro, per quel che ne riferisce circa il 170 Dionigi di Corinto, potrebbe qui essere approdato proseguendo per Roma attraverso la via Appia. Quest'itinerario fu seguito, ai primi del II secolo, da sant'Ignazio d'Antiochia nel corso del viaggio che compì per raggiungere Roma dalla Siria, toccando Filadelfia, Smirne, Troade, Napoli, Durazzo e Brindisi.
È noto del resto che il cristianesimo trovò diffusione proprio attraverso la grande rete stradale romana di cui Brindisi era crocevia fra i piú importanti; non a caso le grandi vie consolari romane marcano la diffusione del culto di san Leucio, vescovo di Brindisi ed evangelizzatore del Salento.
Leucio, è, si direbbe, alle origini dell'esperienza cristiana nel Salento. Buona parte delle sedi episcopali di Terra d'Otranto lo esige, pur con palesi anacronismi, quale protagonista delle rispettive leggende di fondazione quasi a significare l'originario rapporto di filiazione con la cattedra di Brindisi, nei primi secoli primaziale nella regione
Nel IV secolo Marco è uno dei sette delegati occidentali, unico della penisola italiana, presenti nel 325 al concilio di Nicea ove si sottoscrive come vescovo o, secondo altre interpretazioni, metropolita Calabriensis ossia del Salento. Già Annibale de Leo, evidenziò come Marco, in ragione del suo titolo, dovesse considerarsi vescovo di Brindisi, allora senza dubbio il piú importante centro urbano della Calabria, ossia del Salento.
Nel corso del V secolo, nel territorio corrispondente all'attuale Puglia, alle sedi episcopali preesistenti di Brindisi, Canosa, Troia, Lucera e Salapia, si aggiungono quelle di Siponto, Carmeianum, Ordona, Trani, Bari, Egnazia, Lecce, Otranto, Gallipoli e Taranto
Distrutta Brindisi dai longobardi nel 674, la sede del vescovado si trasferì in Oria; vi permarrà sino all'XI secolo allorché la venuta d'Urbano II a Brindisi nel 1089 per consacrare le basi della nuova cattedrale segna la rifondazione della città.
Nell'ambito della metropolìa brindisina, nello stesso arco temporale, sorge la sede episcopale d'Ostuni, suffraganea della cattedra leuciana.
Da Brindisi muovono, tra XI e XIII secolo le spedizioni dei crocesignati; memoria insigne di questa fase è la chiesa del Santo Sepolcro, eretta sul finire dell'XI secolo, riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, quasi ad offrire a quanti erano diretti in Terra Santa un'anticipazione della meta del loro viaggio o un ricordo di ciò che era stato visto.
Sulla cattedra di san Leucio si succedono, nel XVI secolo, metropoliti di gran rilevanza quali Giovan Pietro Carafa (1518 - 1524), futuro pontefice col nome di Paolo IV, il cardinal Gerolamo Aleandro (1524 - 1542), Giovanni Carlo Bovio (1564 -1570) promotore dell'introduzione della riforma tridentina nell'arcidiocesi.
Sul declinare del secolo, dalla metropolìa si separa, il 1591, la sede episcopale d'Oria, da allora suffraganea di Taranto. Nel corso del siglo de oro Brindisi si arricchisce di un nuovo centro di spiritualità e di pellegrinaggio; è la chiesa di Santa Maria degli Angeli, completata il 1619, voluta da san Lorenzo da Brindisi, proclamato da Giovanni XXIII dottore della chiesa universale.
L'ultimo scorcio del XVIII secolo e i primi del XIX sono segnati dal grande episcopato d'Annibale de Leo, promotore della fondazione della biblioteca arcivescovile, la più antica fra le pubbliche di Terra d'Otranto.
Il 27 giugno 1818 è soppressa la diocesi d'Ostuni e il suo territorio aggiunto a quella di Brindisi; ripristinata nella sua autonomia il 14 maggio 1821 fu affidata in perpetua amministrazione apostolica all'ordinario di Brindisi. L'attuarsi del processo d'unificazione nazionale vede, sulla cattedra di San Leucio, il metropolita Raffaele Ferrigno (1856 - 75) chiamato ad affrontare la vasta problematica rinveniente dai rapporti, in quel momento difficili, tra stato e chiesa. Nel corso dei due grandi conflitti mondiali, allorché Brindisi deve subire intensi bombardamenti e grande afflusso di profughi, guidano l'arcidiocesi Tommaso Valeri (1910 - 42) e Francesco de Filippis (1942 - 53).
Al Concilio Ecumenico Vaticano II partecipa, con ruolo non secondario, il metropolita Nicola Margiotta (1953 -75); al suo successore, centesimo sulla cattedra brindisina, Settimio Todisco (1975 - 2000) è affidato il difficile compito di adeguare l'arcidiocesi al processo di rinnovamento promosso da quell'assise. Durante il suo episcopato per effetto della costituzione apostolica del venti ottobre 1980 l'arcidiocesi di Brindisi e la diocesi di Ostuni divengono suffraganee della sede metropolitica di Lecce. Con decreto della congregazione dei vescovi del trenta settembre 1986 le sedi di Brindisi e Ostuni sono unificate nell'arcidiocesi di Brindisi - Ostuni, con sede in Brindisi, riconosciuta civilmente il 20 ottobre successivo.

1 Leucio
2 Marco 325
3 Proculo 350 362
4 Pelino 362
5 Ciprio 363
6 Leone
7 Sabino
8 Eusebio
9 Dionisio
10 Giuliano 493
11 Prezioso 680
12 Magelpoto
13 Paolo
14 Teodosio 865 895
15 Giovanni 952 980
16 Andrea 980 980
17 Paone 980 983
18 Gregorio 987 996
19 Giovanni 996 1038
20 Leonardo
21 Eustachio 1050 1071
22 Gregorio 1074 1080
23 Godino 1085 1098
24 Badovino      1100
25 Nicola 1101 1105
26 Guglielmo 1105 1118
27 Bailardo 1122 1143
28 Lupo 1144 1172
29 Guglielmo 1173 1181
30 Pietro 1183 1196
31 Gerardo 1196 1212
32 Pellegrino 1216 1222
33 Giovanni 1224 1224
34 di Santo L. Giovanni 1225 1226
35 Paparone Pietro 1231 1248
36 Pellegrino 1254 1286
37 Adenolfo 1288 1295
38 Pandone Andrea 1296 1304
39 Rodolfo 1304
40 Bartolomeo 1306 1319
41 Bertrando 1319 1333
42 Isardi Guglielmo 1333 1344
43 Guglielmo 1344 1346
44 Galardo 1346 1348
45 delle Porta Giovanni 1348 1353
46 Giso Pino 1352 1378
47 Gurello 1379 1382
48 del Giudice Marino 1379 1380
49 de Rogeriis Riccardo 1382 1409
50 Vittore 1409 1411
51 Romano Paolo 1411 1412
52 Pandullo 1412 1414
53 Malaspina Aragonio 1415 1418
54 Romano Paolo 1418 1423
55 Gattula Pietro 1423 1437
56 Sambiasi Pietro 1437 1452
57 Caruso Goffredo 1453 1471
58 de Arenis Francesco 1477 1483
59 Piscicelli Roberto 1484 1513
60 Idiasches Domenico 1513 1518
61 Carafa Giovan Pietro 1518 1524
62 Aleandro Girolamo 1524 1542
63 Aleandro Francesco 1542 1560
64 Bovio Giovanni Carlo 1564 1570
65 Figueroa Bernardino 1571 1586
66 de Ajardis Andrea 1591 1595
67 de Pedrosa Giovanni 1598 1604
68 Falces Giovanni 1605 1636
69 Surgente Francesco 1638 1640
70 O'Driscol Dionisio 1640 1650
71 Rajnos Lorenzo 1652 1656
72 de Prado Diego 1656 1657
73 de Estrada Francesco 1659 1671
74 Alvarez Barba Alfonso 1673 1676
75 Torres Emanuele 1677 1679
76 deTorrecilla y Cardenas Giovanni 1681 1688
77 Ramirez Francesco 1689 1697
78 Arellano Agostino 1698 1699
79 de Castro Barnaba 1700 1707
80 de Vilana Perlas Paolo 1715 1723
81 Maddalena Andrea 1724 1743
82 Sersale Antonio 1743 1750
83 Ciocchi del Monte Giov. Angelo 1751 1759
84 Rovegno Domenico 1759 1763
85 de Rossi Giuseppe 1764 1778
86 Rivellini Battista 1778 1795
87 de Leo Annibale 1798 1814
88 Barretta Antonio 1818 1819
89 Tedeschi Giuseppe Maria 1819 1825
90 Consiglio Pietro 1826 1839
91 Planeta Diego 1841 1849
92 Rotondo Giuseppe 1850 1855
93 Ferrigno Raffaele 1856 1875
94 Aguilar Luigi Maria 1875 1892
95 Palmieri Salvatore 1893 1905
96 Morando Luigi 1906 1909
97 Valeri Tommaso 1910 1942
98 de Filippis Francesco 1942 1953
99 Margiotta Nicola 1953 1975
100 Todisco Settimio 1975 2000
101 Talucci Rocco 2000 2012
102 Caliandro Domenico 2013

Cronotassi dei Vescovi di Ostuni

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