.:. STORIA

VISITA PASTORALE DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI IN BRINDISI
14-15 GIUGNO 2008

PROGRAMMA

Sabato, 14 giugno
Ore 20.00

- Arrivo in elicottero nel parcheggio di Via Spalato nel Porto di Brindisi
- Trasferimento in auto a Via Lenio Flacco a Brindisi
Ore 20.30
- Incontro con la cittadinanza, e in particolare con i giovani, nel Piazzale Lenio Flacco a Brindisi.
- Discorso del Santo Padre
- Trasferimento in auto all’Episcopio di Brindisi
Ore 21.15
- Cena in privato e pernottamento in Episcopio

Domenica, 15 giugno
Ore 9.15
- Incontro con le Monache di Clausura Benedettine e Carmelitane della diocesi, nella Cappella dell’Episcopio di Brindisi
- Trasferimento in auto al Porto di Brindisi
Ore 10.00
- Celebrazione Eucaristica alla Banchina di Sant’Apollinare nel Porto di Brindisi.
- Omelia del Santo Padre.
- Recita dell'Angelus Domini alla Banchina di Sant’Apollinare nel Porto di Brindisi.
- Parole del Santo Padre.
- Trasferimento in auto dal Porto di Brindisi all’Episcopio
Ore 13.00
- Pranzo con i Vescovi della Puglia nell’Episcopio di Brindisi
- Sosta di riposo in Episcopio
16.30
- Saluto ai Membri del Comitato organizzatore della Visita, in Episcopio a Brindisi
- Trasferimento in auto dall’Episcopio alla Cattedrale di Brindisi
16.45
- Incontro con i Sacerdoti nella Cattedrale di Brindisi.
- Discorso del Santo Padre
17.15
- Trasferimento in auto dalla Cattedrale all’aeroporto di Brindisi-Casale
17.45
- Partenza in aereo dall’aeroporto di Brindisi-Casale per Roma-Ciampino
18.45
- Arrivo all’aeroporto di Roma-Ciampino
- Trasferimento in elicottero dall’aeroporto di Roma-Ciampino in Vaticano


VISITA PASTORALE IN BRINDISI: 14-15 GIUGNO

“Oltre ogni attesa”: è il commento dell’Osservatore Romano al decimo viaggio apostolico in Italia di Benedetto XVI, a Santa Maria di Leuca e Brindisi. “L'entusiasmo e la manifestazione d'affetto che i pugliesi hanno riservato al Papa sono andati realmente oltre ogni aspettativa”, scrive Mario Ponzi sul quotidiano della Santa Sede, facendo notare che “due ali di folla hanno fatto corona al corteo nei pochi chilometri che ha percorso, sabato sera, dal luogo dell'atterraggio dell'elicottero, a quello previsto per l'incontro con la cittadinanza”. Ancor più rilevante”, per l’Osservatore Romano, il fatto che davanti a queste schiere di fedeli fossero dei bimbetti tra i 6 e i 10 anni: un centinaio, forse di più. Erano i figli delle numerosissime famiglie neocatecumenali che hanno scelto Brindisi per scendere in piazza e ringraziare Benedetto XVI dopo l'approvazione, proprio alla vigilia della partenza da Roma, dei loro statuti. Un “anticipo” di ciò che è sarebbe poi realmente accaduto in via Lenio Flacco, dove, da ogni parte della città, è sembrata riversarsi l'intera città di Brindisi: “soprattutto c’erano i giovani”, che “hanno caratterizzato con la loro festosa presenza l'intera assemblea”. Da parte sua, Benedetto XVI “ha mostrato loro lo stile di quella Chiesa che va incontro all'uomo; uno stile che si identifica in quello ‘umile di Cristo’, unica risposta a tutte le loro domande”.

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Foto di Francesco Di Paola

Una giornata particolare
Sua Santità Benedetto XVI in Brindisi

1. Giovani siate apostoli dei vostri coetanei
2. La chiesa chiamata ad instaurare regno della vita
3. Pace e cooperazione fra i popoli di oriente ed occidente
4. Preghiera, momento fondamentale vita sacerdotale

1. GIOVANI SIATE APOSTOLI DEI VOSTRI COETANEI
Atterrato il 14 giugno alle 20:00 a Brindisi, il Santo Padre è stato accolto dalle Autorità politiche, civili ed ecclesiastiche della Regione Puglia e successivamente, si è diretto in auto al Piazzale Lenio Flacco, dove - alle ore 20.30 - ha incontrato la Cittadinanza e in modo particolare i Giovani dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.
“Brindisi” - ha ricordato il Pontefice - “un tempo luogo d’imbarco verso l’Oriente per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini, resta una porta aperta sul mare. Negli ultimi anni, i giornali e la televisione hanno mostrato le immagini di profughi sbarcati a Brindisi dalla Croazia e dal Montenegro, dall’Albania e dalla Macedonia. Mi sembra doveroso ricordare con gratitudine gli sforzi che sono stati compiuti e che continuano ad essere dispiegati (...) per dare loro rifugio e assistenza”.
“Cari Brindisini, questa solidarietà” - ha sottolineato il Pontefice - “fa parte delle virtù che formano il vostro ricco patrimonio civile e religioso: continuate con slancio rinnovato a costruire insieme il vostro futuro. Fra i valori radicati nella vostra Terra vorrei richiamare il rispetto della vita e specialmente l’attaccamento alla famiglia, esposta oggi al convergente attacco di numerose forze che cercano di indebolirla. Quanto è necessario ed urgente, anche di fronte a queste sfide, che tutte le persone di buona volontà si impegnino a salvaguardare la famiglia, solida base su cui costruire la vita dell’intera società!”.
Rivolgendosi ai numerosi giovani presenti, il Santo Padre ha detto: “Conosco, in particolare, il peso che grava su non pochi di voi e sul vostro futuro a causa del fenomeno drammatico della disoccupazione, che colpisce anzitutto i ragazzi e le ragazze del Mezzogiorno d’Italia. Allo stesso modo, so che la vostra giovinezza è insidiata dal richiamo di facili guadagni, dalla tentazione di rifugiarsi in paradisi artificiali o di lasciarsi attrarre da forme distorte di soddisfazione materiale”.
“Non lasciatevi irretire dalle insidie del male!” - ha esclamato il Pontefice - “Ricercate piuttosto un’esistenza ricca di valori, per dare vita ad una società più giusta e più aperta al futuro. (...) Dipende da voi e dal vostro cuore far sì che il progresso si tramuti in un bene maggiore per tutti. E la via del bene - voi lo sapete - ha un nome: si chiama amore”.
“E l’amore di Dio ha il volto dolce e compassionevole di Gesù Cristo. Eccoci dunque giunti al cuore del messaggio cristiano: Cristo è la risposta ai vostri interrogativi e problemi; in Lui viene avvalorata ogni onesta aspirazione dell’essere umano. (...). SeguiteLo fedelmente e, per poterLo incontrare, amate la sua Chiesa, sentitevene responsabili, non rifuggite dall’essere, ciascuno nel suo ambito, coraggiosi protagonisti”.
“Della Chiesa voi siete il volto giovane: non fate perciò mancare il vostro contributo, perché il Vangelo che essa proclama possa propagarsi dappertutto. Siate apostoli dei vostri coetanei!”.
Terminato l’incontro, il Santo Padre ha raggiunto in auto l’Episcopio di Brindisi dove ha trascorso la notte.

2. LA CHIESA CHIAMATA AD INSTAURARE REGNO DELLA VITA
La mattina del 15 giugno, alle 9:15, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato, nella sede dell’Episcopio di Brindisi le Monache di Clausura delle Benedettine e delle Carmelitane di Ostuni e successivamente in auto ha raggiunto la banchina di Sant’Apollinare dove alle 10:00 ha presieduto la Celebrazione Eucaristica ed ha tenuto l’omelia, davanti a 70.000 persone.
“I testi biblici che abbiamo ascoltato” - ha detto il Papa nell’omelia - “ci aiutano a comprendere la realtà della Chiesa (...). Nella prima Lettura, l’autore sacro narra il patto di Dio con Mosè e con Israele al Sinai. E’ una delle grandi tappe della storia della salvezza, uno di quei momenti (...), nei quali il confine tra Antico e Nuovo Testamento scompare e si manifesta il perenne disegno del Dio dell’Alleanza: il disegno di salvare tutti gli uomini mediante la santificazione di un popolo. (...) Ponendo al centro della sua nuova comunità i Dodici”. Gesù “fa capire di essere venuto a portare a compimento il disegno del Padre celeste, (...) quando i Dodici, (...) proclameranno il Vangelo parlando tutte le lingue. Si manifesterà allora la Chiesa universale, raccolta in un unico Corpo di cui Cristo risorto è il Capo e, al tempo stesso, inviata da Lui a tutte le nazioni, fino agli estremi confini della terra”.
“I Dodici dovranno cooperare con Gesù nell’instaurare il Regno di Dio, cioè la sua signoria benefica, portatrice di vita, e di vita in abbondanza per l’intera umanità. In sostanza, la Chiesa, come Cristo e insieme con Lui, è chiamata e invitata a instaurare il Regno della vita e a scacciare il dominio della morte, perché trionfi nel mondo la vita di Dio. Trionfi Dio che è Amore”.
“Questo è il disegno di Dio: diffondere sull’umanità e sul cosmo intero il suo amore generatore di vita. Un progetto che tuttavia il Signore vuole attuare solamente nel rispetto della nostra libertà, perché l’amore di sua natura non si può imporre. La Chiesa è allora, in Cristo, lo spazio di accoglienza e di mediazione dell’amore di Dio. In questa prospettiva appare chiaramente come la ‘santità’ e la ‘missionarietà’ della Chiesa costituiscono due facce della stessa medaglia: solo in quanto santa, cioè colma dell’amore divino, la Chiesa può adempiere la sua missione, ed è proprio in funzione di tale compito che Dio l’ha scelta e santificata quale sua proprietà”.
In merito al binomio “santità’-missione” il Santo Padre ha ribadito che “è utile riflettere che i dodici Apostoli non erano uomini perfetti, scelti per la loro irreprensibilità morale e religiosa. Erano sicuramente credenti, pieni di entusiasmo e di zelo, ma segnati dai loro limiti umani, talora anche gravi. (...) Come noi. Come tutti i cristiani (...) La Chiesa è la comunità dei peccatori che credono all’amore di Dio e si lasciano trasformare da Lui, e così diventano santi”.
“Il Vangelo di oggi” - ha proseguito il Pontefice - “ci suggerisce lo stile della missione, cioè l’atteggiamento interiore che si traduce in vita vissuta. Non può che essere quello di Gesù: lo stile della ‘compassione’. (...) La compassione cristiana non ha niente a che vedere col pietismo, con l’assistenzialismo. Piuttosto, è sinonimo di solidarietà e condivisione, ed è animato dalla speranza. (...) Animati dalla speranza nella quale siete stati salvati, anche voi, fratelli e sorelle di questa antica Chiesa di Brindisi, siate segni e strumenti della compassione, della misericordia di Cristo”.

3. PACE E COOPERAZIONE FRA I POPOLI DI ORIENTE ED OCCIDENTE
Al termine della Santa Messa celebrata alla Banchina di Sant’Apollinare nel Porto di Brindisi, il Papa ha guidato la recita dell’Angelus.
“Da questo luogo così suggestivo” - ha detto il Papa - “desidero pertanto rinnovare il messaggio cristiano di cooperazione e di pace fra tutti i popoli, specialmente tra quelli che fanno corona a questo mare, antica culla di civiltà, e quelli del Vicino e Medio Oriente”.
“E mi piace farlo con le parole che ho usato due mesi fa a New York, rivolgendomi all’Assemblea dell’O.N.U.: "‘L’azione della comunità internazionale e delle sue istituzioni, supposto il rispetto dei principi che sono alla base dell’ordine internazionale, non deve mai essere interpretata come un’imposizione indesiderata e una limitazione di sovranità. Al contrario, è l’indifferenza o la mancanza di intervento che recano danno reale. Ciò di cui vi è bisogno è una ricerca più profonda di modi di prevenire e controllare i conflitti, esplorando ogni possibile via diplomatica e prestando attenzione ed incoraggiamento anche ai più flebili segni di dialogo o di desiderio di riconciliazione".
“Da questo lembo d’Europa proteso nel Mediterraneo, tra Oriente e Occidente, ci rivolgiamo ancora una volta a Maria, Madre che ci ‘indica la via’ - ‘Odegitria’ -, donandoci Gesù, Via della pace. (...)”.
“La sua materna protezione difenda sempre questa vostra Città e Regione, l’Italia, l’Europa e il mondo intero dalle tempeste che minacciano la fede e i veri valori; permetta alle giovani generazioni di prendere il largo senza paura per affrontare con cristiana speranza il viaggio della vita. Maria, Porto di salvezza, prega per noi!”.
Conclusa la Celebrazione Eucaristica con la recita dell’Angelus, il Santo Padre, rientrato in Episcopio, ha pranzato con i Vescovi della Puglia.

4. PREGHIERA, MOMENTO FONDAMENTALE VITA SACERDOTALE
Alle 16:45, il Papa ha avuto un incontro con i sacerdoti, diaconi e seminaristi, nella Cattedrale di San Lorenzo di Brindisi.
Rivolgendosi in particolare ai sacerdoti, il Santo Padre ha affermato: “Perché la vostra sia una fede forte e vigorosa occorre, come ben sapete, alimentarla con un’assidua preghiera. Siate pertanto modelli di preghiera, diventate maestri di preghiera”.
“Dobbiamo tuttavia convincerci: il momento della preghiera è il più importante nella vita del sacerdote, quello in cui agisce con più efficacia la grazia divina, dando fecondità al suo ministero. Pregare è il primo servizio da rendere alla comunità”.
Rallegrandosi per l’ìnaugurazione del nuovo Seminario Arcivescovile - che poterà il nome di Benedetto XVI - il Papa ha ribadito che: “La preparazione accurata dei seminaristi e la formazione permanente dei presbiteri e degli altri operatori pastorali costituiscono preoccupazioni prioritarie per il Vescovo, al quale Iddio ha affidato la missione di guidare, come saggio pastore, il Popolo di Dio che vive in questa vostra Città”.
“Un’ulteriore occasione di crescita spirituale per le vostre Comunità è il Sinodo diocesano, il primo dopo il Concilio Vaticano II e dopo l’unificazione delle due diocesi di Brindisi e di Ostuni. Esso è l’occasione per rilanciare l’impegno apostolico dell’intera Diocesi, ma è soprattutto momento privilegiato di comunione, che aiuta a riscoprire il valore del servizio fraterno”.
“È compito del Sinodo” - ha proseguito il Pontefice - “aiutare la vostra Chiesa locale, in tutte le sue componenti, a riscoprire il senso e la gioia del servizio: una servizio per amore. Ciò vale innanzitutto per voi, cari sacerdoti, configurati a Cristo ‘Capo e Pastore’, sempre pronti a guidare il suo gregge. Siate riconoscenti e lieti del dono ricevuto! Siate generosi nello svolgimento del vostro ministero! Poggiatelo su un’assidua preghiera e una permanente formazione culturale, teologia e spirituale!”. Al termine del discorso, Papa Benedetto XVI ha invitato l’intera Diocesi a prepararsi all’Anno Paolino, che inizierà il 28 giugno prossimo. “Esso potrà essere l’occasione per un generoso rilancio missionario, per un più profondo annuncio della Parola di Dio, accolta, meditata e tradotta in apostolato fecondo, come avvenne appunto per l’Apostolo delle genti”.
Al termine dell’incontro il Papa ha raggiunto l’aeroporto di Brindisi-Casale, e dopo un’ora di volo è atterrato all’aeroporto di Roma-Ciampino da dove è rientrato in Vaticano.

(VIS 080616 (490) - VIS 080616 (570) - VIS 080616 (300)

Per la Santa Messa in Sant'Apollinare. I sacri paramenti, il calice, il messale
Foto di Anna Protopapa


I DISCORSI DEL PAPA IN BRINDISI

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