Recensione
di Emanuele
Vasta
"Dal 1997 al 2004 un periodico freepress
cittadino propose le prodezze lessicali di una
penna allora sconosciuta. C’era una volta
e c’è ancora Dario Bresolin, stimato
libero professionista brindisino con il vizio
di scrivere in maniera sarcastica e costruttiva.
Osservando la sua città, Dario ne tramutò
le immagini in riflessioni silenziose ed originali
come fosse la ciliegina su di una torta denominata
Tutto Brindisi. Probabilmente nessuno è
mai riuscito a descrivere la società
brindisina con pari tatto ed acume.
Nel 2006 Lionello Maci, primo estimatore del
Bresolinpensiero, ebbe l’idea di raccogliere
i suoi articoli più pungenti in un libro
che si presentò al pubblico sotto il
nome di “Sangue Brindisino”. Cinque
recensioni non basterebbero a rendere giustizia
ai suoi contenuti.
L’autore viene ispirato da personaggi
di spicco poco incisivi e macchiette grottesche
dotate di mentalità non disposte a rischiare
il certo per l’incerto.
Dario sembrerebbe un nostalgico, ma si avvale
dei suoi ricordi folk solo per catturare l’attenzione
dei più anziani e al tempo stesso sfodera
spiritose e proprie terminologie per colpire
e coinvolgere i più giovani.
“Sangue Brindisino” non è
un libro, ma una flebo di positività
da far scorrere nelle proprie vene."
A Brindisi il libro si può
trovare presso edicole e librerie