Brindisi fu
uno dei più importanti centri messapici
e romani della Puglia: situato in un punto favorevole
e protetto della costa adriatica salentina,
era servito dalla principale strada antica dellItalia
meridionale, la via Appia, e aperto ai contatti
col mondo greco e orientale grazie ai facili
collegamenti marittimi.
Numerosissimi sono stati i rinvenimenti archeologici
avvenutivi nella seconda metà dellOttocento
e poi dagli anni Cinquanta del secolo scorso,
a seguito della progressiva espansione urbanistica
e industriale del centro, sovrapposto a quello
antico. Tali testimonianze costituiscono una
base documentaria estremamente ricca, ma al
contempo assai frammentaria, tale da richiedere,
per la sua comprensione, unattenta revisione
e lelaborazione in una cartografia archeologica
utile alla ricostruzione topografica.
Grazie allanalisi e alla lettura critica
di tutte le informazioni acquisite, integrate
con i dati desunti dallanalisi delle fonti
storiche, epigrafiche e numismatiche, della
documentazione darchivio e della cartografia
storica, è stato possibile proporre un
quadro del processo evolutivo della forma urbana
antica, dalle prime importanti attestazioni
di epoca arcaica allo sviluppo dellinsediamento
messapico, alla fondazione della colonia latina,
alle trasformazioni di età imperiale,
fino ai primi segni di discontinuità
di età tardoantica. Il susseguirsi di
tante fasi ha determinato una realtà
storica assai stratificata e complessa, della
quale si propone in questo volume, per la prima
volta, una sistematica ricostruzione. Per il
periodo romano, più articolato e ricco
di testimonianze, unattenzione specifica
è stata rivolta allimpostazione
dellimpianto urbano, alle specializzazioni
funzionali dei settori e alle componenti costitutive
della città: le mura, le strade, gli
spazi pubblici e i quartieri abitativi, i monumenti
e le necropoli.
L'autore
Giovanna Cera è docente di Topografia
antica allUniversità del Salento
(Dipartimento di Beni Culturali), dove tiene
corsi di Urbanistica romana e di
Urbanistica greca e laboratori di
Urbanistica del Mondo Classico,
di Cartografia e Sistemi Informativi per
i Beni Culturali e di Tecnologie
avanzate per il Rilevamento Archeologico.
Svolge attività didattica e seminariale
anche nellambito del Dottorato di Ricerca
in "Scienze del Patrimonio Culturale"
e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici
della propria Università. La sua attività
scientifica è incentrata su aspetti inerenti
la viabilità antica, le infrastrutture
idrauliche connesse allapprovvigionamento
idrico in ambito urbano e territoriale, la lettura
critica e la contestualizzazione topografica
di monumenti antichi, la cartografia archeologica,
finalizzata al censimento sistematico delle
presenze archeologiche e alla ricostruzione
del paesaggio antico. Ha condotto ricognizioni
topografiche di superficie e campagne di scavo
in Italia (Lazio, Campania, Basilicata, Molise,
Puglia), collaborando con Soprintendenze Archeologiche
e Istituti Universitari. Dal 2016 è Direttore
scientifico dello scavo archeologico presso
il sito messapico di località Li Schiavoni
(Nardò - Lecce), svolto in concessione
con la Soprintendenza ABAP per le province di
Brindisi, Lecce. Giovanna Cera, Università
del Salento, Dipartimento di Beni Culturali.