Recensioni
Nella settimana successiva
alla Pasqua del 2005, gli occhi di tutto il
mondo sono rimasti fìssi su una finestra
di piazza San Pietro. La finestra dalla quale
per due volte Giovanni Paolo II si affacciò
senza riuscire a parlare. Le sue condizioni
di salute erano disperate, ma lui scelse di
farsi vedere in tutta la sua fragilità
di uomo fino alla fine. Fra tutti i fotografi
accreditati, Pier Paolo Cito è quello
che ha scattato le immagini più drammatiche,
più commoventi, più affettuose.
Che, insieme a quelle relative agli ultimi anni
di Pontificato, al rapporto con i fedeli, ai
viaggi, alla liturgia, costituiscono una testimonianza
inestimabile sull'amore - ricambiato - di Papa
Wojtyla per tutti gli uomini.
Da InternetBookShop.it
«Occhio
di luce». Così Luigi Accattoli
definisce il fotografo Pier Paolo Cito che ha
seguito Papa Giovanni Paolo II dal 1998 fino
alla morte. E se i teleobiettivi sono gli strumenti
che consentono a Cito di ritrarre da vicino
il Papa, spesso fisicamente distante decine
e decine di metri, è l’occhio attento
e sensibile del fotografo che sa cogliere e
mettere in luce tutte le sfumature dei sentimenti,
delle emozioni, della sofferenza del Pontefice.
Le fotografie raccolte in questo volume testimoniano
tanti momenti importanti: la grande opera del
Giubileo del 2000 e i viaggi in luoghi dove
mai prima era stato un Vescovo di Roma. Scorrendo
le immagini, commentate nel loro significato
simbolico dalle parole empatiche e attente di
Luigi Accattoli, possiamo ricordare Papa Wojtyla
nel pellegrinaggio in Siria, o quando lascia
la sua preghiera nel Muro del Pianto; quando
si sofferma sulla tomba dei genitori durante
il viaggio in Polonia, quando scherza con i
giovani, o accarezza un bambino. E quando combatte
con la malattia per poter ancora dire parole
di pace e mostrarsi al mondo intero in tutta
la sua umanità. A trent’anni dall’inizio
del Pontificato di Giovanni Paolo II, questo
libro ripropone, con il linguaggio immediato
della fotografia, il messaggio di amore di Karol
Wojtyla per tutti gli uomini, e degli uomini
del mondo intero per lui.
Da Unilibro.it