Massimo Guastella, professore
di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università
del Salento, con questo volume si è prefisso
di riordinare filologicamente tanto la biografia
quanto la produzione scultorea di Simone, alla
luce della necessaria rilettura e più
definita configurazione delle vicende storico-artistiche
della prima metà del XX secolo, una operazione
che vale anche per tanti altri artisti della
periferia meridionale, attivi tra la fine dell’Ottocento
e la prima metà del Novecento, ancor
oggi sottratti a una più ampia ricostruzione
storica per via delle difficoltà nel
reperimento di fonti e per la scarsa fortuna
critica.
La complessa attività artistica e la
controversa vicenda biografica di Edgardo Simone,
dalla sua partenza dall’Italia senza ritorno,
sul finire del 1927, hanno provocato la pressoché
totale dispersione di scritti e corrispondenze,
disegni e progetti, materiali considerati fondamentali
per gli studiosi.
Grazie a una lunga e rigorosa ricerca tanto
di opere quanto di documenti (poco meno di 400
quelli consultati, per la gran parte inediti)
conservati in varie città italiane da
Brindisi a Roma, da Monopoli a Napoli e altri
centri italiani, nonché scovati negli
archivi di istituzioni americane, Guastella
ha contribuito a far affiorare innanzi tutto
la formazione e la prima produzione dell’artista
brindisino, ad oggi assai nebulosa, rinvenendo
opere misconosciute e altre andate perdute,
che con quelle già note ricompongono
il mosaico delle sue invenzioni plastiche.
L'attività matura dello scultore brindisino
si svolge in Campania (vive a Napoli città
d'adozione), a Verona, tra il ferrarese e il
ravennate, nelle cave di Carrara, nel barese
alle prese con numerose opere monumentali dedicate
ai caduti della Grande Guerra (oltre a quello
brindisino sono notevoli quello bronzeo di Sarno
e quello marmoreo che campeggia in piazza Vittorio
Emanuele a Monopoli), con ritratti puntuali
e gustosi bronzetti di genere, come lo "squilibrato"
Tango – un inedito - proposto in copertina.
Edgardo li esegue all'insegna di un eclettismo
oscillante tra classicismo di uno Zanelli, impronte
rodiniane, neomichelangiolismo alla Mestrovic,
simbolismi e art nouveau. Il volume documenta
anche molte opere di Edgardo Simone recentemente
emerse dall’oblio che incrementano il
suo corpus che oggi, grazie a questo studio,
ne cataloga circa 200.
Non priva di interesse, soprattutto sotto il
profilo del giudizio critico, è una scultura
raffigurante un nudo femminile in bronzo, acquistata
per la sua personale collezione dal famoso storico
dell'arte Federico Zeri, uno dei connaisseur
più importanti del ventesimo secolo.
Alterne le fortune dell'artista negli Stati
Uniti, che dopo un immediato successo conosce
la crisi del economica del '29 per poi riemergere
con una significativa presenza di opere all'Esposizione
Universale di Chicago del 1933, grazie ai favori
di cui gode negli ambienti del fascismo, grazie
a suo cugino il senatore Ugo Bono, dal cui archivio
provengono talune inedite e illuminanti (sia
sotto il profilo biografico che artistico) corrispondenze
dagli Stati Uniti. Lì contrae matrimonio
con la compositrice Radie Britain - che complica
la sua vicenda biografica e familiare: sposata
in bigamia nel '40 a Coronado, con lei abita
la "Casa del Sogno" ad Hollywood,
dove, da Napoli, verrà raggiunto alla
fine della guerra dai suoi due figli Vera e
Silvan, nati dal suo precedente, secondo matrimonio
italiano, essendo rimasto già vedovo
con una figlia a carico, Reneè, sul finire
degli anni dieci.
Tra le molte opere del periodo statunitense,
in cui fu ritrattista di politici, magnati,
vip e star del cinema, si segnala il bel ritratto
di Marlene Dietrich, recentemente entrato a
far parte delle collezioni del prestigioso museo
berlinese dedicato alla famosa attrice. Il ponderoso
volume edito per i tipi di Congedo Editore in
un formato 29,5 x 20,5, con copertina rigida,
si compone di oltre 300 pagine con illustrazioni
in bianco e nero e colori, con ampio inventario
delle opere dello scultore, un regesto dei documenti
e un prezioso summary in lingua inglese, giacché
si prevede una sua diffusione negli Stati Uniti,
ove è già stato prenotato da rinomate
biblioteche d'oltreoceano, dove il nome dell'artista
brindisino è tornato in auge spinto dalle
numerose vendite all'asta delle sue opere.
Il volume può essere
acquistato presso il bookshop di Palazzo Granafei-Nervegna
o richiesto via email a book@granafertart.it