Al centro delle narrazioni
di “Quando arriva domenica” ci sono
argomenti che per pigrizia o ipocrisia abbiamo
deciso di non affrontare più, semplicemente
perché farlo ci metterebbe faccia a faccia
con quella parte di noi, più nascosta,
che non accetterebbe più compromessi.
Quello che viene chiesto, al lettore di quest'opera,
è la volontà di recuperare la
poesia di ogni giorno, che si è nascosta
per non cedere all'insensatezza della realtà.
Il suggerimento, il grido silente, è
focalizzato sul recupero di quanto c'è
ancora di noi, dentro di noi, nel paradosso.
Un invito a una partecipazione sociale che inizia,
anzitutto, da una partecipazione col proprio
sé, recuperato, riappropriato, dalle
sensazioni e dal gusto di ciò che proviamo,
quotidianamente. Per compiere questo viaggio,
tuttavia, bisogna essere capaci di osservare
e mettere alla berlina tutte le falsità
che affollano la nostra esistenza, assumersi
il compito di svelare ciò che è
falso, nel lavoro, nella musica, nei rapporti
sociali, andando al di là dei ruoli che
ciascuno di noi accetta per acquietarsi e procedere
sui binari della propria vita, senza pensare.
Si tratta di una scrittura, quella di Mino Pica,
che mette il lettore davanti ai limiti dell'ipocrisia
di credere che si viva nel tempo più
giusto e informato, in cui sappiamo tutto ciò
che accade, ma non conosciamo nulla, né
afferriamo il senso delle cose.
Il libro è strutturato in 32 brevi capitoli,
in 32 giorni che scandiscono la ricerca di una
domenica che forse arriverà, sta già
arrivando o, ancora, è arrivata. Ogni
capitolo, così come ogni giorno nella
realtà, si distingue per una struttura
differente, dalla forma narrativa alla poesia,
dall’amarezza alla speranza, dall’ottimismo
alla rabbia sedata.
Mino Pica. Nato a Brindisi nel 1982. Nel 2008
pubblica “L’attesa dell’attesa”
(Giovane Holden Edizioni). Citato fra gli scrittori
pugliesi del volume “Letteratura del Novecento
in Puglia” (Catalano, Progedit), nel 2011
pubblica “Cucina Interiore” con
Lupo Editore. Nello stesso anno partecipa alla
scrittura di “Via Maestra” (Hobos
Edizioni). Nel 2013 pubblica “Hotel”
(Lupo Ed.). Nel 2014 pubblica l’ebook
“Otto tracce e mezzo” (Amazon).
Appartiene alla corrente “le Poetèmodi”.
La copertina. Carmelo Kalashnikov, illustratore
e rock poster artist, in grado di riassumere
l’essenza del libro nell’immagine
di forme e bellezza, sempre a nostra disposizione,
a cui spetta dare peso e senso. Una piccola
particolarità del libro è inoltre
rappresentata dalla prefazione, affidata a Salvatore
Carrasca (le Poetemodi) che, con la sua poesia
“Ad un’anima affranta”, accoglie
il lettore. Anche in “Quando arriva domenica”,
Mino Pica consiglia l’ascolto, in alcuni
brani, della musica, un filo conduttore che
continua nelle sue pubblicazioni, volto alla
semplificazione della definizione di dimensione
dei suoi scritti.