l delicato
e ancora poco conosciuto tema del ritiro sociale
adolescenziale, meglio noto con il termine giapponese
Hikikomori, viene toccato in questo romanzo
come spunto narrativo per portare alla luce
la difficoltà relazionale nelle dinamiche
familiari e il ruolo genitoriale.
La perdita di un figlio è un evento innaturale
con cui non si può scendere a patti,
soprattutto se questo scompare senza lasciare
traccia. Da quella domenica di temporale, la
madre di Daniel non ha smesso di sperare nel
suo ritorno, finché un file sul suo computer
e il ricordo di una domanda («Perché?»)
non la convincono a riprendere personalmente
le indagini. D'altra parte per Daniel «il
tempo è un concetto inutile», quindi
non importa che siano passati tre anni: deve
tentare ogni strada per ritrovarlo.
“Voglio che il desiderio di lui mi
allaghi tutta, che scorra dentro di me come
sangue, come vita impetuosa, permeando ogni
cellula del mio corpo, diventando desiderio
il mio corpo stesso, perché è
il luogo dove tutto ha avuto inizio. Dove tutto
è contenuto”
Carmen Nolasco vive a Brindisi con i suoi due
figli e tre gatti. È laureata in Sociologia;
svolge un lavoro manageriale in un’importante
società nazionale per cui si occupa di
relazioni esterne e formazione. Autrice, con
pseudonimo, di un altro romanzo pubblicato nel
2016.