Dettagli
del libro Titolo: Tracce Autore: Marco Martinese Editore: Hobos Ed. Anno di edizione: 2011
Pagine 177
Prezzo di copertina: 12,00 euro
Punti vendita: Biblioteca De
Leo (piazza Duomo), edicola Brinda Paper (via
Lata), edicola-libreria Pezzuto (via Aniene),
chiosco Seven (via Sicilia), cartolibreria di
Floriana Pierri (rione Casale)
Recenzione di Katiuscia
Di Rocco
E’ una sfida scrivere
con metodologia della storia locale applicata
alla valorizzazione del territorio e perché
no anche al turismo. Significherebbe mettere
insieme un ambito puramente speculatico con
obbiettivi e motivazioni più pratiche
in relazione con la ridefinizione del ruolo
strategico della dimensione locale in un quadro
complessivo di sviluppo.
In quest’ottica il primo libro di Marco
Martinese (Tracce. Avi assai ca’ no
ti viti cu la vagnona???, Brindisi 2011,
177 pagine, € 12,00) appare immediato ma
non limitato, è come un luogo dove ritrovare
certezze, di fronte alla complessità
delle dinamiche globali ed europee che si impongono
ai nostri giorni. La “riscoperta”
di tradizioni, “confini” e microidentità
può presentarsi come una prospettiva
di arroccamento e di difesa, se non di fuga,
rispetto alle trasformazioni generali in corso.
In realtà, proprio il territorio, con
le sue svariate identità è al
centro dei mutamenti più profondi, che
rendono necessaria una riprogettazione della
sua organizzazione complessiva e del suo modo
di porsi nei confronti delle realtà che
gli sono esterne.
I contesti più grandi si stanno sgretolando,
ed in ciò il libro di Marco Martinese
pone una “traccia” da seguire per
non perdersi. Quel suo insieme di racconti realmente
accaduti va scoperto ed esplorato attraverso
esempi, differenze, variazioni e particolarità,
un pezzo alla volta e un racconto dopo l’altro.
In un mondo in frammenti come il nostro è
proprio a questi frammenti che dobbiamo prestare
attenzione.
Con la sua consueta passione e con l’aiuto
di fotografie rare di vari archivi privati l’autore
ricorda e descrive i luoghi come i brindisini
li hanno sempre percepiti e come il linguaggio,
il modo di comportarsi sia proprio di una “brindisinità”.
Così la Storia “vera” di
Brindisi capitale del Regno del Sud, lo sport,
la politica scorrono attraverso i ricordi che
proseguono per le piazze e le vie della città.
Storia e ricordi si intrecciano mirabilmente
con la romantica nostalgia e consapevolezza
di appartenere ad una città che ha dato
molto ai brindisini e che forse è ora
che i brindisini restituiscano almeno in parte.
Il libro non presenta né modelli codificati
né tantomeno una campionatura esaustiva,
ma piuttosto alcuni “casi” rappresentativi,
sui quali è possibile impostare una riflessione
in vista di passaggi successivi. I racconti
che vivono all’interno del libro vogliono
essere dei contributi all’interno di un
work in progress attuato con un ampio e diversificato
sforzo corale rappresentato da vari soggetti
tutti legati ad un modo identico di appartenere
alla città.