Ricordi, aneddoti, esperienze di vita vissuta
e riflessioni scorrono lungo la trama del romanzo
di Romano Vlahov. Cittadino triestino, la sua
esistenza è stata attraversata da avvenimenti
personali e storici molto significativi, a partire
dai suoi primi giorni di vita. Ha avuto un'infanzia
felice, ma segnata dagli orrori e dalle atrocità
della seconda guerra mondiale, un'adolescenza
trascorsa lontano dalla famiglia, per ottenere
un titolo di studio, che lo ha calato in una
realtà sociale e politica, il sud, opposta
alla sua e infine, sposatosi molto giovane e
in cerca di lavoro, decide con coraggio e determinazione
di tentare la fortuna in un paese lontanissimo
dai suoi affetti e dalla sua amata città:
il Sudafrica. Sono immagini toccanti quelle
sulla sua vita privata, ma il sentimento che
esce prorompente dal cuore dell'autore e che
fa vibrare le pagine del libro è il suo
profondo amore per l'Italia e soprattutto per
la sua città, Trieste, che negli anni
di guerra e quelli successivi ha dovuto subire
l'occupazione di forze straniere e vessazioni
di ogni tipo, fino alla liberazione e al ricongiungimento
alla madre patria. È un romanzo denso
di avvenimenti, di avventure anche divertenti,
ma soprattutto di insegnamento al rispetto delle
idee e dei valori etici e morali, dai quali
non si deve mai prescindere.
Tra i suoi racconti l'esperienza di studio
a Brindisi presso il Collegio Navale "Tommaseo",
che compare anche sulla copertina del libro.