Monumenti - EDICOLE VOTIVE
O CRISTIANE
LE EDICOLE VOTIVE
il sacro per strada fra tradizione
e fede cristiana
Le edicole cristiane,
nate come simbolo di devozione privata e popolare, sono
piccole composizioni architettoniche realizzate con
semplicità di mezzi nei muri sulle facciate delle
abitazioni e agli angoli delle strade. Nella loro genuina
espressione estetica rappresentano un importante patrimonio
artistico religioso cosiddetto “minore”,
spesso ignorato ma certamente degno di attenzione.
Il termine deriva dal latino “aedicula”,
diminutivo di “aedes” ovvero “tempio”
o “tempietto", infatti sono semplici strutture
di dimensioni varie, talvolta racchiuse in cornici di
legno o stucco più o meno elaborate, che custodiscono
un'immagine sacra scolpita, dipinta o stampata, con
particolare ricorrenza della Madonna nelle diverse tipologie
iconografiche.
Brindisi. Alcuni esempi di edicole
votive o cristiane
Queste nicchie, edificate
insieme e a protezione delle case e dei suoi abitanti,
traggono le proprie origini in epoca antica per poi
diffondersi nei secoli in maniera capillare sia nelle
città che nelle campagne, come esempio di arte
minore e libertà concreta di vivere la religiosità
da parte del popolo. Sono infatti le famiglie del vicinato
a prendersi cura dell’immagine sacra contenuta
in questi piccoli e semplici sacelli, addobbando l’edicola
con fiori freschi o finti e lumini, e spesso preservandola
con una lastra in vetro.
In uno studio effettuato
negli anni ’70 dal prof. Rosario Iurlaro ne sono
state censite ben 27, tutte nel centro storico di Brindisi,
qualcuna negli anni si è persa (immagini deteriorate
e rese illeggibili), altre sono sorte o adeguate con
nuove figure di santi, in particolare nelle zone popolari
della città. In un più recente censimento
ne sono state rilevate 38, dislocate principalmente
nei rioni Centro, Cappuccini e Commenda.
Brindisi. Edicole votive dedicate
all'Addolorata (Stabat Mater): a sx via Porta Lecce,
a dx via Carmine
Tra le più
significative ed interessanti le due edicole - tra loro
molto simili - dedicate all’Addolorata
(Stabat Mater), una è
posta al termine di via Porta Lecce, riveniente dal
Calvario qui esistente sino agli anni ’30, l’altra
su via Carmine ad angolo con l’attuale Calvario,
recanti la firma della “Premiata ditta
Longo” di Lecce. Quest’ultimo altorilievo
è stato recentemente restaurato e riportato al
suo originale splendore per volontà di un privato
cittadino. Dello stesso autore anche il gruppo statuario
in cartapesta raffigurante l’immagine della “Madonna
del Carmine con le anime purganti” presente
nella nicchia di via Giuditta Arquati, un’opera
considerata meritevole di attenzione per la sua qualità
compositiva. Sempre la Vergine del Monte Carmelo
è ancora rappresentata nella piccola statua inserita
nell’edicola ricavata sull’angolo tra via
Santabarbara e via San Benedetto, e in un dipinto contenuto
in un tabernacolo di via Lucio Strabone, datato 1946.
Brindisi. Edicole votive dedicate
alla Madonna del Carmine: a sx in via G. Arquati, a
dx in via S.Benedetto
Percorrendo via Madonna
della Neve si incontrano ben tre edicole votive: molto
interessante l’olio su legno della Madonna
della Neve con il Bambino che tiene in una
mano un globo crucifero. Il dipinto sembra essere stato
“ritoccato” ed “arricchito”
di dettagli (in basso a destra di chi guarda) rispetto
all’opera restaurata da Francesca Marzano, quando
fu accertata la presenza di una immagine analoga, sottostante
l’attuale, risalente probabilmente al XVI secolo.
In origine la rappresentazione pittorica conteneva un
campo imbiancato dalla neve a raffigurare l’Esquilino,
il colle di Roma dove nevicò il 5 agosto del
352 e dove il Papa volle costruire la basilica di Santa
Maria Maggiore su esplicita richiesta della Madonna,
comparsa in sogno la notte precedente.
Brindisi. Edicola della Madonna
della Neve con Bambino, a sx prima degli ultimi interventi
Poco avanti, sul
muro di Largo della Volta, spicca l’immagine di
San Lorenzo da Brindisi con la Beata Vergine
dipinta su maioliche, prospiciente vi è l’edicola
dedicata a San Teodoro sul cavallo bianco,
una statua in legno che richiama quella dei festeggiamenti
del Santo Patrono. Nella nicchia da qualche tempo è
stata inserita una grata, probabilmente per proteggere
l’opera da una possibile asportazione, come potrebbe
essere accaduto per la bella statua lignea di San
Michele Arcangelo, una volta all’interno
dell’edicola in via Carmine nei pressi del Calvario,
del quale nessuno sembra conosce il destino. Al momento
si trovano allocate le statuette della Madonna con il
Bambino e dell’Arcangelo.
Brindisi. Edicola di san Teodoro
su cavallo bianco. A sx con la grata di protezione
L’antica edicola
in largo dei Calò, nel centro dell’antico
quartiere di San Pietro degli Schiavoni,
racchiude ben due rappresentazioni dell’apostolo,
la prima dipinta nel 1955 su una lastra di eternit,
è tenuta da una cornice metallica che può
ruotare su un lato e permettere così di scoprire
la pittura più antica impressa sul muro, ormai
in buona parte sbiadita, probabilmente risalente alla
seconda metà del ‘700.
Fotogallery
- clicca per ingrandire |
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- Edicola di san Lorenzo da Brindisi con la Beata Vergine in largo della Volta
- Edicola con statua lignea di san Michele Arcangelo in via Carmine, prima di essere rimossa
- L'antica edicola di san Pietro degli Schiavoni in largo de Calò, vista complessiva
- San Pietro degli Schiavoni, pittura su muro risalente alla seconda metà del '700
- San Pietro degli Schiavoni, dipinto su lastra di eternit del 1955
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Molto venerate le
immagini di grande dimensione dell’Addolorata,
collocata su via Trieste angolo Corso Roma, e della
Vergine Desolata, dipinta dal pittore
mesagnese Pizzi nel 1940 e situata nell’antica
nicchia (datata 1617) sotto l’arco di Porta Lecce,
meglio conosciuta dal popolo come Madonna del
Buon Passaggio, termine simbolico derivante
dal transito dei carri funebri dopo la realizzazione
del cimitero nel XIX secolo.
Brindisi. Da sx: edicola della
Madonna Addolorata in via Trieste, al centro la nicchia
di Porta Lecce datata 1617 e l'immagine della Madonna
Desolata o del Buon Passaggio conservata all'interno.
Un altro esempio
di arte e fede, nella sua semplicità e limitato
valore artistico, è al civico 50 di via Gallipoli.
Qui l’immagine stampata di Maria S.S.
Bambina, voluta dai fanciulli dell’Azione
Cattolica parrocchiale nel 1954, occupa un posto importante
nel cuore di tutti gli abitanti della zona.
Le altre immagini
più ricorrenti nelle edicole votive brindisine
sono quelle dedicate a san Antonio da Padova,
se ne contano ben undici in buona parte posizionate
tra le strade del rione Commenda, quattro ai santi
Cosma e Damiano e tre al Sacro Cuore
di Gesù.
Brindisi. Alcune edicole votive
o cristiane
Le edicole sacre sono
considerate come un fenomeno religioso secondario, forse
un retaggio del mondo pagano, che continuano a rappresentare
espressioni di forte spiritualità e di religiosità
popolare. Un atteggiamento di culto diretto dove la
divinità era – e spesso lo è ancora
- avvertita vicina, come parte integrante della famiglia,
senza intaccare la partecipazione ai riti ufficiali
della chiesa.
Oggi sono oggetto quasi ovunque di ricerca, studio e
catalogazione.
Testo
di Giovanni Membola
Pubblicato sul settimanale "Il 7 Magazine"
n. 73 del 16/11/2018
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Bibliografia:
- Giacomo Carito. Le
edicole cristiane in Brindisi nuova
Guida (1994) p. 192-193
- Rosario Jurlaro. Le
edicole cristiane a Brindisi, espressione di
fede popolare in Qui Brindisi,
1976 p. 52-57
- Giovanni Membola. Le
edicole cristiane, piccoli capolavori tra arte
e religione, in Senzacolonne del
9 aprile 2013, p. 13-14
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