Monumenti - PIAZZA DUOMO
Scheda storica
a cura di Roberto Piliego
La piazza più
antica della città - oltre che la più
bella - è probabilmente quella in cui si trovano
la Cattedrale, il Seminario, la loggia del palazzo Balsamo,
l'Istituto S. Vincenzo e il Museo Archeologico Provinciale
con il portico dei Cavalieri Gerosolimitani. La piazza,
che nel 700 era chiamata "atrio dell'Arcivescovado",
era al centro dell'abitato messapico e romano: tra il
Duomo e le colonne romane si trovava il grandioso tempio
di Apollo e Diana, le cui pietre furono utilizzate per
la costruzione della Cattedrale.
In realtà la prima Cattedrale di Brindisi è
stata la basilica di San Leucio, nel rione Cappuccini,
costruita verso la fine del IX secolo, e riconsacrata
dal Pontefice Urbano II nel 1089 dopo le profanazioni
subite dai Saraceni. Nell'occasione il Papa consacrò
- nell'attuale sito di piazza Duomo - il perimetro della
nuova Cattedrale, che fu edificata tra il 1132 e il
1140 dal vescovo Bailardo, di origine francese, con
l'aiuto di Ruggero II, re normanno di Sicilia, Calabria
e Puglia. Già pericolante nel 1742, il Duomo
crollò per il terribile terremoto del 20 febbraio
1743: di esso, nella ricostruzione affidata da Mons.
Andrea Maddalena all'arch. Mauro Manieri, sono rimasti
la planimetria basilicale, l'abside della navata di
sinistra, una bella bifora della canonica (attuale curia),
quattro bellissimi capitelli, frammenti del mosaico
pavimentale fatto realizzare nel 1180 dall'arcivescovo
Guglielmo II, con ogni probabilità dallo stesso
autore del mosaico della Cattedrale di Otranto, il sacerdote
Pantaleone, e il bellissimo coro barocco in legno di
noce costruito tra il 1580 e il 1594. Sulla facciata
del Duomo, più volte modificata, furono collocate
nel 1957 le statue dei santi Leucio, Teodoro, Lorenzo,
Pio X, Francesco, Chiara, Pietro e Paolo, opere dello
scultore Alessandro Fiordegiglio. Il campanile fu eretto,
su progetto dell'ing. Giuseppe Fasano, dal 10 ottobre
1780 all'aprile 1793; parzialmente distrutto da un bombardamento
aereo il 7 novembre 1941, fu restaurato nel rispetto
dell'originale nel 1957.
Piazza Duomo: (da sx) il Portico
dei Cavalieri Gerosolimitani (o dei Dè Cateniano),
il Museo Archeologico e la Cattedrale
L'attuale Seminario,
il secondo della nostra città dopo quello istituito
da Mons. Giovanni Falces nel 1608, è il più
notevole monumento barocco brindisino, e fu voluto dallo
spagnolo arcivescovo Mons. Paolo Villana Perlas, che
ne affidò la progettazione all'arch. Manieri.
La prima pietra fu posta il 26 maggio 1720: per la costruzione
furono utilizzate le pietre della prima Cattedrale,
quella di S. Leucio, ormai in rovina. Il terremoto del
1743 danneggiò la facciata del Seminario quando
ancora non aveva iniziato l'attività, ma l'arcivescovo
Antonino Sersale, cui si deve anche l'ultimazione e
la riapertura della nuova Cattedrale (2 luglio 1747),
lo fece rapidamente restaurare e lo aprì solennemente,
con 40 convittori, il 21 novembre 1744. Sul loggiato
del secondo piano vi sono otto grandi statue che rappresentano
la Matematica, l'Oratoria, l'Etica, la Teologia, la
Filosofia, la Giurisprudenza, la Poetica e l'Armonia,
opere dello stesso Manieri, che era anche un bravo scultore
(sue a Lecce la statua di S. Irene sulla facciata della
chiesa omonima, e il rifacimento nel 1737 della statua
di S. Oronzo che è sulla colonna). A pianoterra
ha sede la Biblioteca Arcivescovile intitolata a Mons.
Annibale De Leo (1739-1814), da lui dotata e aperta
al pubblico nel 1798. Dal palazzo dell'episcopio, la
cui canonica risale al sec. XII, uscì nel 1627
il primo libro stampato a Brindisi (un volume di preghiere
di Mons. Falces).
Piazza Duomo: (da sx) l'Episcopio
e il Palazzo del Seminario
La loggia Balsamo,
datata XIV secolo, doveva far parte di un grande edificio
- che occupava probabilmente l'intero isolato - in cui
era allogata la zecca angioina, quando la casa dell'ammiraglio
Margarito, sul sito in cui sono ora la chiesa di S.
Paolo, la Provincia e la Prefettura, si rivelò
insufficiente. Il vicino palazzo, che fu acquistato
nel 1887 dalle Figlie della Carità di S. Vincenzo
de' Paoli, è la casa natale del giureconsulto
Carlo De Marco, che fu Ministro di Grazia e Giustizia
di Carlo III e Ferdinando IV di Borbone. Il Museo Archeologico
Provinciale fu costruito tra il 1954 e il 1956 nel luogo
in cui era l'antico ospedale civile dei poveri (a beneficio
dei quali il proprietario dei locali lo aveva espressamente
destinato), distrutto dallo stesso bombardamento aereo
che danneggiò il Campanile del Duomo.
Piazza Duomo: il Palazzo Balsamo
e la Loggia
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