Venerdì 20
dicembre, con sipario alle ore 20.30, al Nuovo Teatro
Verdi di Brindisi sarà in scena Gaîté
Parisienne, balletto in un atto su musiche di
Jacques Offenbach e coreografie di Fredy Franzutti.
Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con Puglia
Culture, offre unimmersione nella Parigi della
Belle Époque, unepoca di vitalità
culturale e di trasformazioni sociali che hanno segnato
linizio del Novecento. Biglietti disponibili
online alla pagina
rebrand.ly/GaiteParisienne e al botteghino del
Verdi, dal lunedì al venerdì, ore 11-13
e 16.30-18.30. Info 0831 562 554 e botteghino@nuovoteatroverdi.com.
Gaîté
Parisienne è un affresco della Parigi
ottocentesca, con i suoi salotti mondani, i caffè-concerto
e il teatro di varietà. Offenbach, con le sue
melodie frizzanti e ritmate, segna perfettamente lo
spirito di unepoca che pulsava di modernità,
invenzioni e ottimismo. La sua musica, arrangiata
da Manuel Rosenthal, accompagna coreografie che evocano
la leggerezza e leuforia di una società
in pieno fermento culturale e sociale.
Fredy Franzutti,
noto per la sua capacità di reinterpretare
i classici con uno sguardo contemporaneo, ricrea con
il Balletto del Sud le atmosfere della Parigi fin
de siècle attraverso quadri coreografici ricchi
di dettagli e sfumature. La sua coreografia mescola
abilmente tradizione e innovazione, attingendo a elementi
del cinema, del cabaret e del varietà, in un
tributo che omaggia anche il grande Lindsay Kemp,
con cui Franzutti ha collaborato in più occasioni.
Parigi, capitale
della cultura e della mondanità, viveva un
fermento creativo alimentato da scoperte scientifiche,
esposizioni universali e dalla diffusione dellelettricità.
Questa era l'epoca del can can, delle polke sfrenate
e dei walzer vorticosi, danze che incarnavano una
società libera, curiosa e proiettata verso
il futuro. Le coreografie di Franzutti danno vita
a questa vitalità: le danzatrici di can can,
con le loro gonne a balze e le movenze ammiccanti,
diventano simboli di una nuova emancipazione femminile
e di una gioia di vivere collettiva. I costumi e le
scenografie, ricostruiti fedelmente, ci riportano
nei saloni e nei locali notturni della Parigi ottocentesca,
dove aristocratici e borghesi si mescolavano in una
frenesia di balli e spettacoli.
La storia di Gaîté
Parisienne affonda le radici nel 1938, quando
il coreografo russo Léonide Massine creò,
su libretto del conte Étienne de Beaumont,
una versione destinata a diventare iconica. Il balletto
debuttò il 5 aprile 1938 a Montecarlo, interpretato
dal Ballet Russe de Monte-Carlo, con artisti del calibro
di Nina Tarakanova e Igor Youskevic. Nel 1939, al
Palais de Chaillot di Parigi, il balletto conquistò
pubblico e critica con il suo stile vivace e spumeggiante.
La coreografia di Massine venne definita una commedia
danzata, nella quale ogni personaggio è
delineato con ironia e astuzia. Nel 1941, la Warner
Bros ne realizzò una versione cinematografica,
che contribuì a rendere il balletto celebre
a livello internazionale.
Nel dopoguerra,
Gaîté Parisienne approdò
alla Scala di Milano il 6 gennaio 1949 mantenendo
invariati allestimento e trama. Negli anni 70
e 80, il balletto conobbe una nuova primavera
grazie allAmerican Ballet Theatre, al London
Festival Ballet e al Teatro di San Carlo di Napoli.
Una versione alternativa, creata nel 1978 da Maurice
Béjart, offrì una rilettura autobiografica
e fantastica dellopera, arricchendo ulteriormente
il suo prestigio.
Nella versione di
Fredy Franzutti, Gaîté Parisienne
propone anche una riflessione sulleterno desiderio
di rinnovamento. Franzutti inserisce riferimenti cinematografici
e teatrali creando una progressione coreografica che
dialoga con la modernità pur rimanendo fedele
allo spirito originale di Offenbach e Massine. I suoi
quadri coreografici alternano momenti di gioiosa spensieratezza
a scene di sottile malinconia offrendo una visione
compiuta della società parigina alla vigilia
del XX secolo. Il Balletto del Sud, riconosciuto come
una delle migliori compagnie italiane, si avvale di
scenografie trasformiste e costumi che ricostruiscono
fedelmente leleganza della Belle Époque.
Ogni dettaglio, dai passi di danza ai colori delle
stoffe, contribuisce a creare un affresco vivido e
coinvolgente. Un viaggio nel tempo che magnifica la
danza come espressione di gioia, fantasia e bellezza.
Brindisi, martedì
10 dicembre 2024