Settembre, Martedì 22, h. 17.30
XI Convegno Nazionale di Studi e Ricerca Storica
Brindisi. Salone regio del Grande Albergo Internazionale
(Lungomare Regina Margherita, Brindisi)
La Puglia, il Salento, Brindisi e la Grande Guerra.
III sessione. L'esplosione nel porto di Brindisi della "Benedetto Brin"

Se fai giusto conto della realtà delle cose, dovunque è naufragio.
Petronio Arbitro, Satyricon

Rotary Club Brindisi; Società di Storia Patria per la Puglia (Sezione di Brindisi); Società Storica di Terra d'Otranto; AssoArma Brindisi col solidale apporto dell'Archivio di Stato di Brindisi e della Marina Militare Italiana - Brigata Marina San Marco e l'adesione del Grande Internazionale di Brindisi hanno organizzato, ricorrendo il centenario dell'evento, un convegno di studi sul tema:

"L'esplosione nel porto di Brindisi della "Benedetto Brin"

L'incontro s'inserisce in un complesso ’itinerario di studi suddiviso in tre panels: politico, militare e di relazioni internazionali. Dopo l’incontro introduttivo dello scorso 15 ottobre e l'altro del 13 maggio illustrativo della fase dalla neutralità all'intervento, si proporrà ora di ripensare, in maniera critica, l'episodio relativo all'affondamento nel porto di Brindisi della corazzata Benedetto Brin, ammiraglia della flotta italiana, ricollocandolo a pieno titolo nella storia della Prima guerra mondiale e esaminando i vari aspetti che caratterizzarono il tragico evento. Molteplici i riferimenti: al sistema politico italiano, con particolare riferimento a vertici istituzionali, forze parlamentari e politiche, correnti d'opinione, stampa e associazionismo;alla situazione delle forze armate italiane impegnate nel conflitto e al peso del suo intervento militare nel sistema delle alleanze e nella considerazione delle principali potenze belligeranti. Particolarissimo interesse ha, per quel che concerne Brindisi, la complessiva strategia navale italiana; il ruolo del porto si configura quale essenziale nel momento in cui l’Italia, scendendo in guerra a fianco dell’Intesa, deve affrontare il pericolo costituito dalla flotta austroungarica, alla fonda nei sicuri porti adriatici della sponda balcanica.

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