LA PROVINCIA DI BRINDISI
LE
SPECCHIE
Misteriose formazioni
megalitiche realizzate da grossi blocchi di pietre informe, a forma
conica, alte da 10 a 25 metri. Le possibili funzioni di questi
monumenti sono ancora incerti, si ipotizza il loro utilizzo come torri
di avvistamento o come tombe illustri.
Risalenti probabilmente ai Messapi, anche se alcuni studiosi ipotizzano
l’origine neolitica, solo nel medioevo prendono il nome di “specchia”,
derivante quasi certamente dal latino speculum
(vedetta).
Nel Salento sotto alcune specchie di piccole dimensioni, sono stati
ritrovate tombe complete di corredi funebri. Questo tipo di
ritrovamento non si è mai riscontrato per le specchie di dimensioni
maggiori, collocate quasi sempre presso delle alture in maniera da
avere dei punti di avvistamento privilegiati.
Realizzate
a ripiani concentrici utilizzando grossi blocchi calcarei irregolari al
centro del quale si innalzava una torretta circolare, oggi non più
visibile, costituita da blocchi di forma rettangolare. Le rampe di
accesso, oggi poco visibili, permettevano la salita della vedetta sulla
parte più alta del monumento.
Nel territorio di Ceglie Messapica ne sono state contate 18, ve ne sono
altre nelle zone di Francavilla e Villa Castelli.
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