Procedimento:
Il baccalà
con cime di rapa è un esempio
di cucina povera eppure di grande spessore
di gusto e nutrimento.
Il primo passaggio è la lessatura
del pesce in un brodo aromatico. In
una pentola piena d’acqua fate
cadere carota, sedano, cipolla, pepe
in grani e due foglie d’alloro
e portate ad ebollizione.
Nel frattempo, spellate il baccalà
e sfilate le spine più evidenti.
Unitelo al brodo e a fiamma bassa lessatelo
per almeno un quarto d’ora, o
più se il filetto fosse grande.
Il pesce è cotto quando si sfalderà.
Appena notate che si sia così
ammorbidito, prelevatelo dal brodo e
mettetelo in una ciotola, dove lo sfalderete
alla grossa. Lessate quindi in acqua
pulita e salata le cime di rapa e poi
scolatele.
In una padella scaldate l’olio
e soffriggete dolcemente l’aglio,
il rosmarino e il resto dell’alloro.
Aggiungete le cime di rapa, fatele saltare
e lasciatele insaporire per qualche
minuto con una presa di sale.
Eliminate tutti gli odori quando le
cimette risulteranno ben cotte e trasferitele
nella ciotola con il pesce. Mescolate
bene e condite il baccalà con
cime di rapa con un filo di olio a crudo
prima di servirlo caldo.
Ricetta
segnalata da Brindisi
a tavola ieri e oggi
(immagine e testi pubblicati su elle.it)
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