LE STORIE DELLA NOSTRA STORIA
LA COPPA
DEL BASSO ADRIATICO DI CANOTTAGGIO
Il grande appuntamento nazionale sportivo
di ferragosto
1948 - 1955
Gli
anni successivi al secondo dopoguerra furono
particolarmente difficili per l’intera
nazione. A risollevare - almeno nel morale –
le sorti di Brindisi, contribuirono alcuni eventi
sportivi ed in particolare di canottaggio, che
grazie ai risultati conquistati dagli atleti
locali e per l’ottima organizzazione dimostrata,
portarono gloria e lustro alla nostra città
sulle principali cronache nazionali.
Una di queste manifestazioni, probabilmente
la più significativa ed importante, è
stata la Coppa del Basso Adriatico,
la regata per jole da mare sempre ottimamente
organizzata da un apposito Comitato presieduto
dal sen. Antonio Perrino, in
qualità di presidente dell’Amm.ne
Provinciale, e di cui facevano parte i rappresentanti
del Comune, EPT, Camera di Commercio, Comando
Militare Marittimo, Comando Aeroporto, Capitaneria
di Porto, Consorzio del Porto, CONI, ENAL, Circolo
Nautico, CRAL Marina e Collegio Navale Tommaseo.
La manifestazione
si svolgeva solitamente in due o tre giorni
alla metà del mese di agosto, poco prima
o subito dopo il ferragosto, con la partecipazione
di equipaggi singoli o con due, quattro o otto
vogatori, con e senza timoniere. La prima edizione
si disputò nel 1948, seguirono altre
edizioni di quella che divenne una delle più
importanti regate dell’epoca, e non solo
a livello sportivo, infatti oltre agli equipaggi
provenienti da ogni parte d’Italia, che
vedevano la partecipazione di circa 400 atleti,
l’evento richiamava numerosissimi spettatori
disposti sulle rive del porto, un luogo celebrato
dai migliori cronisti sportivi nazionali che
lo definirono spettacolare per come si prestava
mirabilmente allo spettacolo offerto.
Contestualmente si gareggiava anche per un’altra
importante regata interzona, denominata “Coppa
Cral Marina Carlo Losito”, dove
partecipavano team dell’Italia centrale
e della Sicilia. Nel 1950 la regata fu preceduta
i rpimi di luglio dai Campionati Italiani di
Canottaggio, mentre nella manifestazione del
1951 fu intrapreso anche il servizio di cronometraggio
delle gare, a prendere i tempi due cronos brindisini,
Leonardo Ammaturo e Roberto
Di Campi. Nel 1952 si vollero sperimentare
anche le regate notturne, grazie alla collaborazione
del Comando Militare Marittimo del Basso Adriatico,
che svolgeva un ruolo fondamentale per la riuscita
della manifestazione.
Cartolina postale dei
campionati italiani di canottaggio dell'1 e
2 luglio 1950
Le gare si
disputavano nello straordinario specchio d’acqua
del porto che per l’occasione veniva chiuso
al traffico, le partenze delle jole avveniva
dal molo davanti al Castello Alfonsino con arrivo
al Canale Pigonati, qui apposite tribune venivano
innalzate sul lato del Monumento al Marinaio,
dove prendevano posto le autorità e i
vertici della Marina Militare. Anche la sponda
opposta era sempre gremita di pubblico festante,
dalla spiaggia di Sant’Apollinare al capannone
Montecatini la popolazione brindisina affollava
e incitava con grande entusiasmo tutti gli atleti.
Tantissime le barche private, traboccanti di
gente, che si disponevano poco oltre l’arrivo
nel porto interno. I meno fortunati si dovevano
accontentare di seguire lo spettacolo sul lungomare
nei pressi della Capitaneria, assistendo comunque
all’evento con intensa partecipazione.
Fu la Querini Venezia ad aggiudicarsi per tre
volte il trofeo, si distinsero anche la “Nazario
Sauro” di Trieste che si aggiudicò
la coppa del 1951, il Circolo Canottieri Pro
Monopoli, il Moto Guzzi di Mandello del Lario,
la Canottieri Napoli, il Gruppo Sportivo Fiat
Torino, la Marina Militare di Roma così
come i vogatori brindisini del Circolo Nautico
e del Cral Marina.
I premi
venivano consegnati agli equipaggi direttamente
sulle imbarcazioni, questi al termine della
gara si portavano sul lato nord del Canale Pigonati
dove il sindaco Francesco Lazzaro
e le altre autorità civili e militari
a turno consegnavano i trofei portandosi su
una piccola zattera galleggiante da dove porgevano
le coppe agli atleti, rischiando talvolta di
cadere in mare. Le competizioni finivano solitamente
prima dell’imbrunire e subito dopo la
manifestazione si chiudeva con la sfilata delle
imbarcazioni di tutte le squadre a salutare
il pubblico presente.
Tanti i brindisini
che si sono fatti onore in queste regate, tra i più
titolati il “quattro con” di Nino
De Bernardi, Antonio Casoar,
Cosimo Campioto, Nicola Perrino
ed il timoniere Gigi Trisolini. Nel
1956 Campioto e Casoar parteciparono alle Olimpiadi
in Australia, e come loro tanti altri atleti brindisini
hanno partecipato, e vinto, regate e campionati nazionali,
indossando i colori azzurri in importanti competizioni
internazionali. Uno sport che richiede tanta passione
e grande sacrificio, ma che non restituisce, purtroppo,
la stessa visibilità di altri discipline sportive.
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Foto pubblicate sul gruppo
Facebook "Brindisi Brindisi e gentilmente
fornite dal sig. Rino Tasso
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