Nei pressi delle mura
di Porta Lecce sorge la Chiesa del Cristo dei Domenicani,
costruita nel 1232 per volontà del beato Nicolò
Paglia, con annesso un convento dei frati domenicani,
edificio utilizzato come istituto scolastico sino al
2011 ed oggi tristemente abbandonato.
Si presenta con una
suggestiva facciata monocuspidale realizzata con l'alternanza
di pietre bianche e rosse in carparo, sul quale si apre
lo splendido rosone a sedici colonne.
All'interno la chiesa
è ad unica navata, con due altari barocchi
laterali, dedicati alla Madonna del Rosario e al Sacro
Cuore. Si pregevole fattura le sculture in legno della
Madonna della Luce (Lux Mundi) e sull'altare
maggiore il Crocifisso ligneo, entrambi del XIII
secolo.
Il Crocifisso ha avuto
larga venerazione in tutto il salento, e su di esso
esiste una leggenda che racconta del suo arrivo a Brindisi
su una nave veneta proveniente da Alessandria d'Egitto,
che dopo un viaggio travagliato e per difendersi dal
mare ancora forte, si fermo nel porto della città.
Fu deciso di esporre il Crocefisso in questa chiesa
per essere venerato dal popolo brindisino, ma fu poi
impossibile rimuoverlo dall'altare dove ancor'oggi si
trova. Fu solo asportato l'indice della mano destra,
l'unico pezzo ligneo che fu riportato a Venezia.
La Madonna della Luce
è conosciuta anche come Madonna della Pisara,
dal pesante attrezzo agricolo in pietra che secondo
la leggenda, fu utilizzato dalla Vergine per punire
l'oltraggio di un soldato francese.
L'attuale abside è
ridotta rispetto all'originale, quando fra il XV e XVI
secolo fu demolito il presbiterio, per la ridefinizione
del saliente difensivo di Porta Lecce.
Fotogallery
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Rosone
Interno
Lux Mundi
Crocifisso
ligneo
Abside e campanile
Documenti
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descrittiva a cura dell'Ufficio per i Beni Culturali
Ecclesiasitici