Monumenti: IL GIARDINO DELLA
STAZIONE MARITTIMA
Il giardino della Stazione al
Porto - 1925
Tutto ciò
che ritrae questa interessante fotografia della collezione
di Romeo Tepore, è irriconoscibile,
semplicemente perchè da tempo non c`è
più.
Eppure siamo nientemeno che di fronte ai Giardinetti,
praticamente su Corso Garibaldi, al suo inizio dal lato
del mare.
Una foto quindi ormai storica che porta la firma, in
basso a sinistra, di Vincenzo Isceri,
“...fotografo e ritoccatore di alto livello
che nello studio riparava anche le macchine fotografiche”
[CicloStyle, Dicembre 2010].
Dello “Studio fotografico Vincenzo Isceri - Corso
Garibaldi 73” abbiamo anche rintracciato un inserto
pubblicitario sul settimanale brindisino “il Monello”
del 26 aprile 1925.
Il primo piano della
foto è interamente occupato da un giardino abbastanza
curato, ben recintato e con una importante fontana.
Si tratta del giardino che apparteneva alla Stazione
del Porto, della linea ferroviaria che collegava la
stazione di Brindisi con la stazione marittima, il cui
fascio dei binari moriva proprio immediatamente alla
sinistra della foto.
Il recinto con l`inferriata ben visibile nella foto,
si affaccia su Corso Garibaldi giusto di fronte ai Giardinetti
e su tutta la loro stessa lunghezza, fino cioè
al lungomare di viale Regina Margherita.
La scritta a stampatello
“Provveditoria Adriatica”, che indica la
presenza di un importante magazzino di forniture navali
e marinare, è apposta sulla facciata trasversale
al corso di quello che qualche anno dopo, con la costruzione
di un secondo piano in perfetto stile Liberty, diventerà
il bel Palazzo Titi.
Sull`altro lato di
Corso Garibaldi invece, è riconoscibile l`angolo
con via San Francesco e poi l`insegna “Caffè
Osteria”. Quell` insegna dopo qualche anno muterà
in “Caffè Ristorante” e si riferirà
al “Ristorante Miramare” che durante molti
anni occuperà tutto quell`angolo tra il corso
e via San Francesco.
Tutto il giardino ritratto nella foto scomparirà
completamente con la costruzione della nuova stazione
marittima, inaugurata nel 1940 e la cui struttura principale
sarà appunto edificata sull`area centrale del
giardino, mentre la porzione al fondo sarà occupata
dalla nuova via Del mare allineata con via San Francesco.
Il palazzo Titi sopravviverà
di qualche anno al giardino fino a quando, intorno ai
primi anni `60, verrà demolito per lasciare il
posto a quel voluminoso ed architettonicamente anonimo
edificio di abitazioni che è ancora lì
sull`angolo tra via Del mare e il corso.
E finalmente, anche gli edifici che nella fotografia
si intravedono essere di fronte al Palazzo Titi, sull´altro
marciapiedi del Corso Garibaldi, furono negli stessi
anni anch´essi demoliti per costruirvi quei palazzi
che sono tutt`ora lì. In questo caso comunque,
a differenza del Palazzo Titi, furono abbattute edificazioni
relativamente modeste e senza alcun pregio architettonico.
Testo di Gianfranco
Perri
Pubblicato sul quotidiano Senzacolonne
Note storico-architettoniche
redatte da Gianfranco Perri a commento delle foto pubblicate
sul Facebook e su Senzacolonne, il quotidiano del Salento.
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