La Provincia di Brindisi -
CELLINO SAN MARCO
Titolata come Città del Vino per le produzioni
vitivinicole di qualità, Cellino San Marco conta oggi quasi 7mila
abitanti e dista circa 30 km dal capoluogo.
I ritrovamenti archeologici della zona lasciano pensare che ha origini
molto antiche.
L'antico borgo rurale si sviluppò nei pressi dell'attuale cimitero ad
opera dei monaci basiliani, mentre numerosi riferimenti confermano il
culto per San Marco.
Al centro cittadino è presente la bella Chiesa
Matrice dedicata a San Marco Evangelista
e Santa Caterina d'Alessandria, ricostruita
nel secolo scorso, con una facciata sobria sovrastata
dal campanile in carparo; la cupola ha una tipica
copertura in tegole policrome mentre all'interno,
lungo le navate, interessanti tele del XVIII
secolo e l'altare barocco laterale.
(scheda e foto).
Il Palazzo Baronale, conosciuto come
il Castello, fu realizzato dagli Albrizzi nel
1578-99 con torre quadrata e speroni a sghembo,
ampliato poi nel 1742 dal conte Chyrulia.
E' caratterizzato dalla massiccia balaustra
in pietra che percorre l'intero perimetro dell'edificio.
Cellino San Marco. Il
Palazzo Baronale
Piccola ma
caratteristica la chiesetta di San Marco,
a ridosso del cimitero, costruita nel 1716 su
una preesistente cappella basiliana
(scheda
e foto). All'interno il ricco altare
barocco che racchiude la tela di San Marco.
DINTORNI
Cellino San Marco. Statua
del Redentore
Fuori dal
centro abitato, in direzione Oria, si può osservare
la recente statua del Redentore, posta
su una roccia; poco più avanti le tenute di
Albano Carrisi e nelle vicinanze anche l'attrezzato
"Curtipitrizzilandia", un parco boschivo della
famiglia Carrisi utilizzato anche come area
ludico-educativa. Fa parte del Bosco Curtipitrizzi,
residuo della foresta Oritana, con lecci, roverella
ed altri esemplari di macchia mediterranea.
Nella stessa contrada "Mea"
(circa 2 km dal paese) pressi dell'antica e
bella Masseria con annessa cappella, sono stati
rinvenuti interessanti reperti archeologici
di epoca romana, come la lapide funeraria ovvero
una stele parallelepipeda in pietra leccese,
oggi conservata nel Museo Provinciale di Lecce.
Sulla
strada per Campi Salentina è sito il Castello dei De Viti de
Marco, costruito nel 1888, denominato Torre del Rifugio dopo
aver ospitato il re Vittorio Emanuele III. L'edificio è conosciuto
anche come Villa Neviera
in quanto nei suoi locali si riuscivano a conservare scorte di neve
anche in estate.
Nel vicino
boschetto di querce, in contrada "Li
Veli", in parte di pertinenza comunale
ed in parte privato, vi sono ancora tracce di
alcune tombe di epoca messapica a celle
e a forno (2000 a.C.) rinvenute nel 1948.
Fotogallery
- clicca per ingrandire |
|
|
|
|
|
|
1
|
2
|
3
|
4
|
5
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
8
|
9
|
10
|
11
|
12
|
|
Foto
1 e 2 - Il Palazzo Baronale
3 - Chiese matrice
4 - Chiesa matrice. Affresco sull'altare
maggiore
5 - Edifici sulla piazza principale
6 - Monumento ai Caduti
7 - Grotta
8 - Chiesa di San Marco
9 - Chiesa di San Marco. Altare barocco
10 - Masseria La Mea
11 - Masseria Li Veli
12 - Necropoli messapica di contrada
"Li Veli"
|
|
|
VIDEO |
|
Palazzo Baronale e
Villa Neviera
da "Terra deSalento" (TeleRama) |
|
|
Documenti correlati:
» Il Palazzo Baronale (su
Mondimedievali) |
|
Link:
» Sito
Ufficiale del Comune
» Masseria
Li Veli (Azienda Vitivinicola)
» Curtipitrizzilandia |
|
Non è consentito l'utilizzo
dei testi e delle immagini senza autorizzazione
|